La parola a Rino Foschi.
serie b
Foschi: “Non mi pento dell’esonero di Stellone, ero per York Capital. Deferimento e playoff? Ecco cosa ne penso”
Le parole del presidente rosanero, Rino Foschi, che si è espresso in merito a diverse tematiche riguardanti l'attuale momento vissuto dal club siciliano dentro e fuori dal campo
Il presidente del club rosaneroli aveva praticamente previsti in un certo senso, tanto che l'assunzione di mister Delio Rossi sulla panchina della formazione siciliana, per sole quattro giornate di campionato, contemplava anche la possibilità di un tacito accordo per gli eventuali playoff del torneo cadetto. Presente proprio ieri in quel di Milano per la riunione della Lega B che ha fissato le date, appunto, dei playoff di Serie B (Leggi qui), il dirigente romagnolo è stato intervistato da Il Corriere dello Sport.
Diversi gli argomenti trattati nel corso di tale intervento, dall'arbitraggio di Piccinini che ha negato un rigore al Brescia nel finale contro il Lecce fino alla questione deferimento e cessione della società di Viale del Fante, nonché il deludente pareggio ottenuto da Roberto Stellone contro il Padova e le ragioni dietro al suo esonero. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Palermo Calcio al noto quotidiano sportivo nazionale in merito a tali tematiche relativa all'attuale momento vissuto dal club siciliano dentro e fuori dal campo.
"E il bello deve ancora venire, è una vergogna, Cellino è d'accordo con me, tutte queste situazioni mi faranno cadere ammalato. Inutile negarlo, ero per York Capital, per fare un capolavoro. Ho già tante cose di cui occuparmi. Penalizzazione in questo campionato? Ammesso che arrivi il provvedimento, si va ben oltre la data dei playoff e dunque scatterebbe per il prossimo campionato. Se ho già parlato alla squadra? E' dalle sei (ieri, ndr.) che discuto con tecnico e giocatori, dicendo quello che penso. Ora bisogna stare sereni e caricare l'ambiente. Sono più che mai in trincea. Si andrà ai playoff? Altre ipotesi non ne vedo e per tanti motivi. Ho esonerato Stellone e non ne sono pentito, caso mai dovevo decidere prima. Rossi è persona seria e disponibile e fa quello che può per darci una mano. Ma non mollo, neppure un centimetro".
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