Il rapporto con Maurizio Zamparini, ormai probabilmente in procinto di cedere il timone di comando in Viale del Fante, l'impatto con la cordata inglese che aspira ad ultimare l'iter relativo all'acquisizione dell'intero pacchetto azionario del club rosanero. Rino Foschi, direttore dell'area tecnica del Palermo, affronta anche temi piuttosto spinosi nel corso dell' intervista esclusiva concessa ai microfoni di Mediagol.it.
serie b
Foschi-Mediagol: “La società è stata ceduta, Zamparini è un’altra persona. Gli inglesi? Ecco cosa ci siamo detti…”
L'imminente passaggio di proprietà ed il rapporto con Maurizio Zamparini, il primo impatto con i rappresentanti della cordata inglese e le prospettive future. Rino Foschi si racconta nell'intervista esclusiva concessa alla redazione di...
"Sento sempre Zamparini come prima, ma adesso all'interno del club ha un altro ruolo. Lui non è più la stessa persona adesso. Per me è doloroso, perché non pensavo che lui un giorno potesse non essere più il patron del Palermo. Con lui ho lavorato bene, indipendentemente dalle nostre esternazioni, dei nostri confronti vibranti e focosi, in entrambe le mie avventure in questa società. Non lo sento più come prima perché purtroppo la società è già stata ceduta, a giorni lui non c'entrerà più. Io ho un carattere difficile, non mi adatto a tutte le situazioni però ho il Palermo nel cuore, stiamo facendo un buon lavoro e sono contento. Non volevo che succedesse questo, ma Zamparini si è trovato in una situazione difficile anche perché la città si era distaccata da lui. Io spero che allo stadio possa ritornare il tifo che c'era quando io sono arrivato qui la prima volta. Ogni tanto riguardo qualche filmato di quando eravamo io e Zamparini in campo quell'anno e mi scappa una lacrimuccia, sono cose belle. Palermo è una città particolare, vincere qui non è facile come nelle altre città. Palermo vive per il calcio, c'è un amore spropositato nei confronti di chi lavora in questo settore. Si diventa un po' megalomani, si ci sente importanti. Con la nuova proprietà c'è poco da confrontarsi, adesso si stanno ancora facendo i passaggi. La traccia del lavoro è stata fatta quest'estate con me e con Zamparini, ormai c'è poco da fare. Io ho conosciuto gli inglesi, ho dato loro delle informazioni su di noi ma non abbiamo parlato dei ruoli del futuro. Se fosse accaduto sarei rimasto un po' deluso perché questo è uno spogliatoio delicato, ne abbiamo avuto esperienza nel recente passato. Se ci sarà la possibilità di fare qualcosa di importante con loro ben venga, sono contenti della fase tecnica ma adesso non è il momento di parlare con loro di mercato. Loro guardano la classifica soltanto adesso. La nuova proprietà farà ciò che vuole, magari io non gli andrò bene e non sarebbe un problema. Tra poco cambierà tutto, per adesso abbiamo tutto in testa quello che è stato tracciato.
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