Il "Renzo Barbera", la convenzione con il Comune di Palermo e la diatriba tra vecchia e nuova proprietà del club rosanero.
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Forello (Oso): “Non possiamo modificare convenzione stadio Palermo in questo momento. Serve chiarimento”
Le dichiarazioni del consigliere di opposizione Forello in merito alla convenzione tra SSD Palermo e Comune per lo stadio
La querelle è iniziata ieri nel corso della seduta del Consiglio comunale di Palermo, dove la dottoressa Rimedio, dirigente del settore risorse immobiliari, ha messo in evidenza il fatto che a gennaio aveva avanzato richiesta per la restituzione della convenzione tra il Comune di Palermo e l'US Città di Palermo in seguito al fallimento. La restituzione avrebbe dato la possibilità di stilare una nuova convenzione con la SSD Palermo, che l'estate scorsa ha acquisito il titolo sportivo dopo il bando del Sindaco. In merito a quanto accaduto in questi mesi, tuttavia, permangono diversi dubbi. Quel che è certo, secondo il Collegio dei revisori dei conti del Comune, è che la nuova proprietà ad oggi non ha versato alcun contributo nelle casse comunali, benché abbia usufruito nel corso della stagione di Serie D della struttura, nonché degli impianti pubblicitari ivi presenti.
Durante la seduta, il consigliere Ugo Forello del gruppo Oso ha evidenziato le difficoltà della questione: "Ritengo che sia una cosa opportuna avere un chiarimento prima di restituire l'atto. Ovvio che noi non possiamo modificare una proposta di convenzione che in questo momento è agli atti del consiglio comunale e che riguarda non solo soggetti giuridici indifferenti, cioè la vecchia e la nuova società, ma anche categorie differenti (il vecchio Palermo per la Serie A e la Serie B, mentre quello nuovo con Serie D e Serie C, ndr). Quella era una convenzione che è stata presentata quando addirittura il Palermo era in altra categoria e che oggi è un altro soggetto giuridico".
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