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Foggia, Zeman: “Palermo è casa mia, non torno da nemico. Loro più esperti”
Poco più di ventiquattro ore e sarà Palermo-Foggia. Diversi i temi trattati dal tecnico rossonero Zdeněk Zeman, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in programma domenica pomeriggio allo Stadio "Renzo Barbera", valevole per l'ottava giornata del campionato di Serie C-Girone C: dal momento della sua squadra, reduce da due vittorie di fila conquistate contro Fidelis Andria e Acr Messina, alle prestazioni offerte fin qui dagli uomini di Giacomo Filippi. Ma non solo...
"Spero che la squadra riesca a produrre qualcosa di positivo. Per ora non abbiamo grossi problemi. Rocca a sinistra giocava forse troppo vicino a Curcio, mentre ora a destra non ha questo problema con Merola e Merkaj. È anche migliorato tutto il reparto del centrocampo come posizionamenti e tempismi di giocate. Credo che stiamo facendo bene in difesa: io vorrei che fossero più alti, mentre loro sono preoccupati e sono più bassi. Prenderemo magari qualche gol in più quando saremo più alti. Sui calci piazzati cerchiamo di non far prendere la rincorsa ai saltatori", le sue parole.
"Il Palermo è una squadra che rappresenta una grande città ed ha voglia di fare bene. Sono sicuramente più esperti di noi, ma noi vogliamo fare bene. Palermo è la mia seconda città dopo Praga ed ho anche lavorato lì per nove anni, più che a Foggia. Ho ricordi positivi ed ho ancora casa lì, spesso ci vado in estate. Ci ritorno non da nemico o da avversario, perché per me è come casa. Ho vinto qualche partita col Palermo. Per batterli dovremo fare meglio di loro, ho visto qualche loro partita, tra cui quella con la Juve Stabia, che è stata equilibrata come la nostra contro la squadra campana".
"Per liberare il regista o lo si abbassa sulla linea dei difensori o lo si alza un po’. Col Messina eravamo diventati forse un po’ troppo passivi. Per me la tattica è la base. Una squadra diventa tale quando capisci quello che vuole e deve fare in certi momenti, altrimenti è solo gioco individuale ed uno contro uno. Si deve mettere un gruppo in campo che deve sapere dove si trovino i compagni in maniera che possano scegliere le soluzioni migliori. Una squadra di calcio deve capirsi e non ci deve essere gente che corre per il campo a caso. Terzino destro? Può giocare sia di Martino che di Di Jenno. Valuterò la soluzione migliore. Maselli sta bene ma non è pronto per giocare dal primo minuto, spero lo sarà da settimana prossima", ha concluso Zeman.
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