serie d

Felici: “Idoli? Neymar, ma mi chiamamo ‘Felilicic’. Effetto Barbera? Quando vediamo quei ventimila tifosi…”

L'esterno del Palermo ha parlato dei suoi idoli e dell'importanza di avere molti tifosi presenti allo stadio

Mediagol52

Parla Mattia Felici.

Il Palermo continua a vivere il suo grande momento, e domenica contro il Savoia andrà alla ricerca dell'undicesima vittoria consecutiva in Serie D. Il tecnico Rosario Pergolizzi ha trovato l'equilibrio perfetto, individuando gli uomini su cui puntare per ottenere la promozione in Serie C. Tra questi vi è certamente il giovane esterno classe 2001, che fin dal suo arrivo ha dimostrato di avere le giuste qualità per trascinare i rosanero verso l'obiettivo stagionale.

Intervenuto nel corso del programma "Siamo Aquile" in onda su TRM, Felici ha parlato dei suoi idoli e dei giocatori in cui si rivede di più: "Neymar? Il mio idolo, salta l’uomo in maniera pazzesca, Messi e CR7 sono fantastici ma lui è un altro tipo di giocatore. Riesce sempre a uscir fuori con una giocata pazzesca da situazione complicate. Ilicic? Mi chiamano Felilicic, spero di avere qualche caratteristica insita nello sloveno perché parliamo di un grande calciatore. Pastore? Forse lui è un po’ più lento nelle giocate, credo di assomigliargli un po’. Il mio ruolo preferito è agire da esterno destro d’attacco nel 4-3-3, mi trovo bene anche a sinistra ma se posso scegliere..."

Sul rapporto con il tecnico Rosario Pergolizzi: "Vuole sempre che rientro per dare una mano in fase difensiva. Le dieci vittorie consecutive non sono casuali, abbiamo meritato di portarle a casa nonostante in alcune situazioni abbiamo sofferto. Sopratutto fuori casa dove gli stadi sono molto piccoli e quindi non possiamo contare al massimo sull’affetto dei nostri tifosi".

Il Palermo in casa vince senza nessuna difficoltà travolgendo i proprio avversari, grazie soprattutto alla spinta dei tantissimi tifosi che in ogni gara si presentano allo stadio Renzo Barbera per sostenere i proprio giocatori: "Effetto Barbera? Quando vediamo quei ventimila tifosi che ci sostengono tutto diventa più facile, gli avversari sono sempre spaesati e spaventati",