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Ex Palermo, favola Lucca: sogno azzurro di Lorenzo nato al Barbera. Bonus rosa…
di Leandro Ficarra
Intuizione brillante. Scommessa professionalmente vinta dal nuovo Palermo targato Hera Hora. Era l'estate del 2019, quando dalle ceneri del triste e tribolato fallimento della vecchia proprietà, Dario Mirri e Tony di Piazza rifondarono ex novo il club rosanero ripartendo dal ginepraio della Serie D. Campionato letteralmente dominato dalla compagine guidata allora da Rosario Pergolizzi. Torneo pesantemente condizionato, fino all'inevitabile sospensione del dieci marzo, dall'emergenza sanitaria figlia della pandemia da Covid-19. Primo posto cristallizzato e relativa promozione in diretta del Palermo in Lega Pro furono, di fatto, vidimate dall'interruzione definitiva che la FIGC sancì il successivo 20 maggio.
SCOMMESSA VINTA - Nella finestra invernale di mercato, la corazzata allestita in estate dall'allora ds, Renzo Castagnini, fu impreziosita dall'arrivo, tra gli altri, di un prospetto interessante. Lorenzo Lucca, classe 2000,ariete di oltre due metri, reduce da due stagioni di anonimato con le primavera di Brescia e Torino. Albori e formazione calcistica in tenera età dipanatesi proprio nel settore giovanile granata. Discontinuità, indolenza, bizze caratteriali, scelte non proprio illuminate. Traversie che parevano aver arenato la crescita del ragazzo di Moncalieri. Fase complessa sotto il profilo psicologico, fisiologica crisi d'autostima. La tentazione di mollare. Lorenzo giunge al primo bivio sostanziale di quella che, in quel momento, era soltanto una tormentata ed inespressa prospettiva di carriera. Palermo diviene d'incanto il suo sentiero salvifico e dorato. Blasone e storia del club rosanero, passione e fascino della piazza gli restituiscono stimoli, convinzione ed entusiasmo. Castagnini crede ciecamente nel suo notevole potenziale. Fisico, atletico e tecnico. Cavallo di razza, da sgrezzare e forgiare sotto il profilo tattico e mentale.
RIPARTENZA PALERMO - Tre presenze ed un gol, all'esordio contro Biancavilla al Barbera, prima dello stop per il Coronavirus. Quanto basta a rubare l'occhio e stuzzicare i palati più fini in materia di scouting. Statura, forza fisica, personalità, innato fiuto del gol. Pivot dominante nel gioco areo, abile a coprire la sfera ed alzare il baricentro della squadra, giocare di sponda, fungendo da riferimento nel cuore del reparto avanzato. Terminale offensivo, volano e finalizzatore. In grado di convogliare su di sé l'attenzione dei centrali difensivi. Spesso stanandoli, aprendo varchi preziosi per i compagni tra le maglie delle retroguardie avversarie. Colpiscono, a primo acchito, velocità di base e rapidità d'esecuzione. Gamba e ferocia nell'attaccare la profondità. Piedi educati, buona tecnica di base in relazione a mole e statura. Plus tutt'altro che comuni per un bomber con la sua morfologia strutturale. La triade Mirri-Sagramola-Castagnini realizza che il ragazzo costituisce un prezioso patrimonio tecnico e finanziario per il club. Il Palermo lo blinda con un quadriennale dopo la promozione in Lega Pro.
GOL, INFORTUNIO E MERCATO - Stagione ondivaga e al di sotto delle aspettative quella del ritorno tra i professionisti per i rosanero. Flop con Boscaglia, l'esonero e l'anomala staffetta con l'ex viceFilippi. Luccamordeinizialmente il freno in panchina. Poi, a dicembre, si prende la scena e la maglia da titolare. A suon di gol e prestazioni di livello. Gol a raffica, ben tredici al termine della regular season. Imperiose frustate aeree, stoccate di giustezza. Staffilate dalla media distanza, ferali zampate di rapina. Vede, centra e sente la porta. Stimmate del centravanti vero. Bottino eterogeneo che poteva essere ben più pingue. Un serio infortunio al ginocchio sinistro, nella trasferta del 7 aprile 2021 a Monopoli, frena bruscamente l'ascesa del classe 2000. Chiudendo anzitempo la sua stagione. Udinese, Genoa, Sassuolo e Bologna avevano già messo gli occhi sul gigante di Moncalieri. Le pretese esose del club di viale del Fante per il cartellino del suo gioiello raffreddano sensibilmente le velleità delle pretendenti. L'infortunio, giocoforza, fa il resto. Il ragazzo spinge oltremodo per recuperare. Brucia le tappe ma guarda dalla panchina i compagni arrendersi nella doppia sfida con l'Avellino nel secondo turno dei playoff.
PISA, AJAX E UDINESE - Palermo che mitiga ragionevolmente le pretese. Un certosino lavoro negoziale e diplomatico, di concerto con l'entourage dell'epoca, culmina nell'intesa con il Pisa. La corte serrata del club toscano, che disputerà con ambizioni di vertice il campionato di Serie B, va a buon fine. Nerazzurri che rilevano a titolo definitivo il cartellino di Lucca per circa 2,3 milioni di euro, più una serie di bonus scaglionati in vari step. Numero di gol realizzati, percentuali su eventuali rinnovi e plusvalenza connessa ad una futura rivendita, presenze con Italia Under 21 e Nazionale maggiore. Sei centri ed un assist nelle prime sette. Partenza sprint, poi l'eclissi. Perde slancio e quota nelle gerarchie di D'Angelo, stenta nella seconda parte di annata.
Dribbling alla corte serrata del Bologna. Prestigioso e formativo, anche se non brillantissimo, approdo all'Ajax, con Lorenzo che lambisce la prima squadra, gonfia la rete nel big match contro il Psv, ma annaspa nella formazione B del club olandese. Primo giocatore italiano nella storia a vestire la gloriosa maglia dei lancieri.
Il passaggio all'Udinese, via Pisa, prestito con diritto di riscatto fissato ad otto milioni. Opzione che la società friulana eserciterà, dopo un'ottimo impatto di Lorenzo alla sua prima stagione in Serie A: otto gol pesantissimi in chiave salvezza. In piena maturazione sul piano tecnico-tattico, con inesplorati margini di miglioramento. Spigoli caratteriali da smussare. Ego tracimante, croce e delizia sul manto erboso. Dimensione mentale e motivazionale da tarare e settare. Rigurgiti di eccessi, personalismi, intemperanze da debellare. Al fine di canalizzare ogni energia sul perseguimento dell'obiettivo. Condizione imprescindibile per un ulteriore e decisivo salto di qualità. Lucca ha progressivamente implementato il livello delle sue performances con la compagine bianconera. Già dodici gol realizzati in stagione tra campionato e Coppa Italia.
SOGNO AZZURRO E BONUS ROSA - L'ingresso in pianta stabile nel giro dell'Italia di Luciano Spalletti segue il proficuo e datato apprendistato con la maglia dell'Under 21. Prima convocazione a marzo 2024, senza minutaggio, per le amichevoli contro Venezuela ed Ecuador. Esordio nel match di Nations League contro Israele vinto dagli azzurri, proprio ad Udine, ad ottobre 2024. Scorci finali di match da subentrato anche nella doppia sfida contro la Germania dello scorso 20 e 23 marzo che ha visto l'Italia uscire dalla manifestazione ai quarti di finale. Step significativi nella carriera del bomber e terza presenza con la Nazionale maggiore nel ritorno a Dortmund contro Musiala e compagni. Circostanza che ha fatto maturare l'ultimo dei bonus pattuiti tra Palermo e Pisa nell'ambito del trasferimento a titolo definitivo dell'attaccante in Toscana. Affare ratificato nell'estate 2021. Il club rosanero incasserà altri 500.000 euro relativi alla cessione del classe 2000, il cui valore totale, tra parte fissa e bonus, si attesta attorno ai 3,5 milioni di euro. Numeri non certo dal rilevante peso specifico per il Palermo odierno targato CFG, in ragione di dimensione e statura, economica e manageriale, della holding controllante in casa rosanero.
Plusvalenza che, tuttavia, si rilevò di fondamentale importanza in sede di pianificazione e allestimento dell'organico nel Palermo di Mirri edizione 2021-2022. Stagione che vide la banda Baldini protagonista di una cavalcata trionfale, tra finale di regular season e playoff, culminata con la promozione in Serie B e susseguente ingresso del club di viale del Fante nella galassia City.
Oggi, Lucca studia per diventare grande. Napoli, Milan, Inter, Fiorentina. Big di A, e non solo, già in fermento per un bomber che sarà tra i protagonisti assoluti della prossima sessione estiva di calciomercato. Il Mondiale del 2026 con l'Italia come traguardo prioritario. Mito dell'azzurro mai sopito per Lorenzo. Rinverdito calcisticamente quel pomeriggio del 16 febbraio 2020, al Renzo Barbera. Gol al Biancavilla, assist di Andrea Silipo. Chiude il match, riapre i suoi orizzonti. Maglia rosanero sulle spalle. La genesi di un sogno. La voglia, indomita ed ostinata, di tornare ad inseguirlo.
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