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Alessandro Diamanti
Una gestione che ha ricordato molto quella riservata ad Alberto Gilardino una stagione fa. Alessandro Diamanti ha conosciuto più panchina che campo nel suo primo anno a Palermo.
Un biennale firmato ad agosto del 2016 coi rosanero, tante speranze e diverse delusioni. Un po' come gli aveva anticipato il suo caro amico 'Gila' che in Sicilia è durato una stagione e poi ha raggiunto Empoli e Pescara (dove si trova adesso). "Ero venuto con un entusiasmo che non avevo da anni", lo sfogo a mezzo stampa di Alino che, ad oggi, ha collezionato appena 26 (brevi) spezzoni di gara, pur essendo l'elemento di maggior esperienza presente in organico. "Qui comunque mi sono trovato a meraviglia: la genuinità della gente, l’accoglienza dedicata alla famiglia. Devo a questo se, nonostante tutto, non ho mollato", ha aggiunto l'ex Bologna e Watford che, in un'intervista al 'Corriere dello Sport' si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
"Non auguro a nessun collega di qualsiasi categoria di essere trattato come hanno fatto me. In vent'anni di carriera non mi era mai successo di essere bistrattato: hanno cercato di togliermi passione, di delegittimarmi", ha raccontato Diamanti che tuttavia ha voluto sottolineare come nessuno gli possa mai strappare la professionalità e lo spirito di sacrificio.
Il Palermo intanto cambia pelle e proprietario: Diamanti è arrivato in Sicilia con Maurizio Zamparini presidente, ma tra due giorni a detenere il 100% del club sarà - come annunciato dallo stesso imprenditore friulano questa mattina - il gruppo di Paul Baccaglini. Sui due presidenti, Diamanti aggiunge: "Quando Zamparini ha detto che per me era meglio giocare i 20 minuti finali non mi ha fatto certo un complimento - premette -. In sede di trattativa ha fatto tutto lui, mi ha voluto. Ci siamo trovati d’accordo in un minuto per la proposta era importante". Quanto a Baccaglini invece... "Mi ha fatto una grandissima impressione. Ha dato coraggio, idee, ho buone sensazioni che riesca a trasformare in realtà le sue ambizioni. Baccaglini - prosegue Diamanti - ha ragione nel dire che molti giocatori non faranno parte del progetto futuro".
A proposito di futuro, quale sarà quello di Diamanti? "Ho una ferita aperta, ma voglio regalare gioie ai tifosi. Chiedo solo di essere trattato con educazione: accetto anche panchine e tribune, l'importante è che l'allenatore non mi vada contro. Del resto - conclude - non ho mai saltato un allenamento o mancato di rispetto a nessuno".
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