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Di Marzio-Mediagol: “La mia idea su Perinetti-Foschi e Sabatini. I consulenti slavi? Dissi subito a Zamparini…”

L'intervista esclusiva concessa ai microfoni di Mediagol.it da Gianni Di Marzio, esperto dirigente sportivo ed ex consulente di Maurizio Zamparini

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Parola a Gianni Di Marzio.

Allenatore, direttore sportivo, consulente di mercato, esperto talent scout. Sono tanti i ruoli interpretati dal noto dirigente sportivo, approdato in quel di Palermo per ben due volte. Nella poco fortunata stagione 1991-1992 nelle vesti di tecnico, salvo poi tornare da profilo di riferimento dell'allora patron Maurizio Zamparini nell'annata 2015-2016, firmando una straordinaria salvezza in Serie A conquistata grazie alla vittoria sull'Hellas Verona in occasione dell'ultima giornata.

Intervistato in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, Di Marzio - colui che fiutò per primo il talento di una leggenda come Diego Armando Maradona e propose alla Juventus nel corso del suo mandato in qualità di responsabile del mercato estero dal 2001 al 2006 un giovanissimo Cristiano Ronaldo - si è soffermato sui diversi profili dirigenziali approdati nel capoluogo siciliano nell'ultimo decennio.

"Castagnini è un grandissimo professionista che conosce i giocatori di tutto il mondo, l'ho incontrato spesso in occasione di diversi tornei sudamericani U18. Si tratta di un profilo dirigenziale di alto livello su cui riporre la propria fiducia senza pensarci due volte. Perinetti, Foschi e Sabatini sono tutti dei grandi professionisti, diversi l'uno dall'altro, che hanno dimostrato a più riprese di saperci fare. I risultati a volte sono stati positivi, altre volte meno, ma tutti e tre hanno fatto davvero bene. Sabatini è un grandissimo talent scout; Foschi conosce bene i meandri del calcio e si fa voler bene da tutti, mentre Perinetti è uno scopritore di talenti a livello non solo giovanile, che riesce a dare tranquillità ed equilibrio ad un ambiente", sono state le sue parole.

"I consulenti slavi ai quali si è affidato Maurizio Zamparini? Io feci una puntualizzazione a Zamparini. Io non volevo avere a che fare con nessuno di loro, intervenivano spesso e creavano qualche problema sia agli allenatori di turno, sia ai calciatori stessi. Ho messo subito in chiaro i concetti e i percorsi che dovevamo portare avanti. I consulenti slavi hanno portato a Palermo calciatori di ottima levatura come Nestorovski e Mato Jajalo che militano ancora in Serie A, e altri che non si sono rivelati pronti ed idonei ad incidere nel calcio italiano. Ballardini è uno che va avanti per la sua strada, ed io non guardavo in faccia nessuno, altrimenti non avrei potuto vincere i campionati di Serie B e C e fare grandi cose a Napoli con un piazzamento in Uefa ed una finalissima di Coppa Italia. Parlo chiaro e non ho peli sulla lingua. Ho avuto il piacere di scoprire giocatori del calibro di Maradona, Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Pato, Aguero, Marcelo e Casemiro, oltre a portare Ibrahimovic alla Juventus. Conosco il calcio come le mie tasche", ha proseguito.