Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

Milan

Cremonese, Stroppa: “Restyling dello Zini determinante. Berlusconi e Ibrahimovic…”

Milan
Giovanni Stroppa, tecnico della Cremonese, ha rilasciato dichiarazioni sul club grigiorosso e sulla squadra di Pioli
⚽️

Giovanni Stroppa, allenatore della Cremonese, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A: “C’è una rosa di giocatori importanti, bisognava dare le idee. L’applicazione dei ragazzi è stata immediata quando sono arrivato. Nonostante le sconfitte, le prestazioni sono sempre state positive. Senza dimenticare le vittorie fuori casa. Ora abbiamo un passo diverso, ma se vogliamo pensare in una certa maniera dovremo dare continuità: la Serie B è così, serve essere continui. Utilizzo dei video come tecnica? Modernità o no, è il nostro modo di lavorare. Per me è fondamentale dare questa risorsa ai ragazzi, con questa possibilità di vedersi negli allenamenti si accorcia l’apprendimento: più conoscenze si hanno, più i risultati a livello di prestazioni possono migliorare”

RESTYLING DELLO ZINI - “È determinante. Condiziona, così come il centro sportivo. Il quotidiano fa la differenza, un allenatore che pretende qualità ne ha altrettanto bisogno in queste cose. Lo stadio è rimodernato, ristrutturato e ha un manto erboso perfetto. È uno stadio “prestato” alle famiglie, si vedono genitori e bambini. Qui c’è una proprietà forte, non è un caso che si arrivino poi a fare certi risultati”

BERLUSCONI - “Era un presidente attento ai particolari, aveva una sensibilità nel rapportarsi con ogni persona all’interno della società. Non solo con calciatori e dirigenti, ma anche con tutte le figure dietro le quinte. Giardinieri, camerieri e persone trainanti alle spalle della visibilità dei calciatori. Dal momento in cui si confrontava con il personale chiedeva sempre cosa si potesse migliorare. Il rapporto con lui? Al Milan ero un giovane emergente, ma di certo non mancava momento per prendermi da parte e motivarmi a migliorare. Da allenatore il rapporto è cambiato, c’è stato un rapporto più diretto con una condivisione di idee e di un gioco da proporre, facendo presente i suoi punti di vista ma senza imporre niente”

SCELTA DI ALLENARE - “Non sapevo e non percepivo cosa potessi “fare da grande”. Dal momento in cui il Milan mi ha proposto di allenare i giovani mi è cambiato il mondo, e il pensiero è stato: “perché non ho smesso prima?”. Perché è stata una folgorazione, una bellissima sensazione. Non pensavo di arrivare ad allenare le prime squadre, è stata una sorpresa. I vari step, dai più piccoli fino alla primavera e la Serie A, ha cambiato il mio modo di pensare. È una professione che ti toglie tanto e dà pressione, ma è anche bellissima. Ho molta più soddisfazione a fare questo lavoro rispetto a quando giocavo”

IBRAHIMOVIC - “Dentro lo spogliatoio è stato determinante. È una persona molto intelligente, ha saputo farsi da parte piano piano nonostante mostri un ego strabordante. Ha sempre rispettato l’allenatore, la società e i compagni e devo dire che la scelta di averlo in società sarebbe straordinaria. Uomini di questo livello e mentalità fanno sicuramente bene e migliorano l’ambiente in cui operano”

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Palermo senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Mediagol per scoprire tutte le news di giornata sui rosanero in campionato.