In vista della trasferta del 22 novembre contro l’Entella, Pippo Inzaghi è già proiettato al lavoro su un piano per invertire il momento negativo. Il test a porte chiuse svolto a Torretta contro la Primavera, vinto 11-1, ha offerto alcune indicazioni su possibili novità per il Palermo.
Rassegna Stampa
Corriere dello Sport: “Palermo, Inzaghi studia correttivi”
Nel secondo tempo l’allenatore ha schierato una difesa a quattro, scelta definita come un segnale da cogliere pur tenendo conto delle assenze, tra cui quella di Bereszynski impegnato con la Polonia. La linea era composta da Diakité e Augello terzini, con Peda e Ceccaroni centrali. Sebbene la squadra lavori dal ritiro estivo sulla difesa a tre, il “cartello lavori in corso” esiste e l’idea di una variazione non viene scartata.
Il test ha mostrato anche un 4-4-2 particolare, con Segre e Ranocchia – quest’ultimo assente a Chiavari per squalifica – in mezzo, mentre Palumbo e Vasic agivano larghi solo sulla carta. In particolare Palumbo si muoveva senza offrire punti di riferimento, con l’obiettivo di rendere imprevedibile la manovra. Anche Vasic, candidato alla titolarità, aveva licenza di accentrarsi per sostenere il tandem offensivo formato da Brunori e Corona, in assenza di Pohjanpalo.
Nel primo tempo era stato invece proposto il consueto 3-4-2-1, con Pierozzi braccetto destro, Diakité esterno a tutta fascia, Blin e Giovane in mediana e sulla trequarti Le Douaron insieme allo stesso Vasic.
Durante tutto il test Inzaghi è apparso pienamente coinvolto, intervenendo spesso per guidare i movimenti e seguendo da vicino lo sviluppo del gioco.
Non hanno partecipato Gomes, Gyasi e Bani, che si sta gestendo dopo un fastidio muscolare ma non sembra in dubbio per la partita di Chiavari. Lo stesso discorso vale per Joronen, il cui stop non ha destato preoccupazioni.
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