di Simone Ciappa
FABRIZIO MICCOLI
Condanna Miccoli, l’avvocato: “Non è contento ma resiste. Tifosi vicini? Fabrizio…”
Lo scorso 23 novembre 2021 la seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, confermando in maniera definitiva la sentenza di condanna decisa nel gennaio 2020 dalla Corte di Appello di Palermo per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nel dettaglio, Miccoli è accusato di aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di Antonino, boss mafioso del quartiere Kalsa, di adoperarsi per la restituzione di diverse migliaia di euro dall’imprenditore Andrea Graffagnini per conto del suo amico Giorgio Gasparini, ex fisioterapista del Palermo. I fatti sono risalenti ad oltre dieci anni fa e quei soldi erano frutto della cessione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine. Ad ottobre scorso anche Mauro Lauricella è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a sette anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'avvocato Antonio Savoia, legale dell'ex capitano rosanero, ha raccontato attraverso un'intervista concessa alla redazione di PalermoToday, come il "Romario del Salento" sta vivendo il periodo di detenzione, all'interno del carcere di Rovigo.
L'AVVOCATO - "Certamente non è contento, ma sta cercando di affrontare nel migliore dei modi la situazione. Pur non condividendola, rispetta la sentenza. Non è contento di questa condizione, è ovvio, ma sta resistendo. Sarà pure Fabrizio Miccoli ma è un detenuto come tutti gli altri. Tifosi ed amici schierati a favore dell'ex calciatore? Miccoli ha saputo di questa vicinanza e questo non può che avergli fatto piacere" - conclude così il legale dell'ex numero 10 del Palermo.
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