Ferran Soriano, CEO del City Football Group, ha concesso una lunga intervista al portale brasiliano "ge.globo". Il dirigente catalano è stato recentemente in Brasile per assistere alla partita del Bahia, squadra del gruppo, contro il San Paolo, terminata con una sconfitta per 3-0.
L'Intervista
City Group, Soriano: “Obiettivo? Vogliamo squadre a zero rischio retrocessione”
GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO
—"Obiettivi? Nel breve termine l'obbiettivo è chiaro: la stabilità. A inizio stagione quello che ho chiesto ai nostri gruppi tecnici in Europa e in Brasile è stato di costruire delle rose con rischio retrocessione pari a zero - ha spiegato il dirigente catalano -. Zero è impossibile, ma che ci sia un rischio molto basso. Questo è l'obiettivo numero uno, avere stabilità. In questa stabilità noi cresceremo."
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L'IDEA DI CALCIO
—"La verità è che la gente vuole vedere un bel calcio - ha aggiunto il CEO del City Group - qualcosa che è facile da dire ma difficile da fare. La vecchia storia del "jogo bonito". Nel calcio, come nella vita, penso che ci siano due strategie fondamentali: una è la strategia della proposta, dell'avere la palla, dell'attaccare, del cercare di esprimere un'arte. E un’altra, più pratica, è difendere, stare dietro, cercare transizioni veloci, essere una squadra più solida, ma meno attraente. La nostra scelta è chiaramente la prima, senza discussione. In tutti i nostri club.
Perché? Noi crediamo in questo, è ciò che rende attraente il calcio. Se tutti giocassero con 10 dietro... Se hai seguito alcune partite del Manchester City in questi mesi, a volte è stato un po' complicato perché giocano contro squadre che stanno solamente chiuse dietro. Se giocassimo tutti così il calcio finisce. Quindi la nostra idea è vincere giocando bene. Non vogliamo vincere senza giocare un buon calcio. La mia esperienza dice questo: prima giochi bene e poi vinci. La richiesta è costruire una squadra che abbia talento e intensità. A volte l'intensità viene confusa con la grinta. Spesso sento dire che serve la grinta. Ma la grinta cos'è? Se si parla di intensità va bene. Se invece è qualcosa che va contro il talento, allora no. Il nostro obiettivo non è avere una squadra grintosa, competitiva, senza talento, - ha concluso Soriano - vogliamo squadre con talento e intensità.
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