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Cessione Palermo, Ponte avverte: “Inglesi? L’operazione non è conclusa. Ho fatto una proposta a Zamparini e Richardson, ho un progetto…”

Cessione Palermo, Ponte avverte: “Inglesi? L’operazione non è conclusa. Ho fatto una proposta a Zamparini e Richardson, ho un progetto…”

Le parole del finanziere italo-svizzero, vicino all'acquisizione del club rosanero negli scorsi mesi e poi sorpassato dall'arrivo degli inglesi di Sport Capital

Mediagol23

Antonio Ponte ci crede e torna alla carica.

L'imprenditore italo-svizzero, che lo scorso settembre era stato annunciato come figura in corsa per ricoprire il ruolo da presidente del club di viale del Fante prima della conclusione dell'iter di acquisizione della società rosanero, è tornato nelle scorse ore in città e sembrerebbe tutt'altro che una visita di cortesia. Il finanziere di Zurigo torna a farsi sentire, si fa ancora una volta sotto per avanzare le proprie idee ed i propri progetti, come annunciato tramite le colonne del Giornale di Sicilia: "Se sono qui è per dimostrare non solo l’interesse dei miei investitori nella società, ma anche l’importanza del coinvolgimento dei tifosi, una delle quattro parti indispensabili per il successo della squadra. Ho un progetto e conto di renderlo noto in una conferenza stampa".

Non una semplice proposta quella di Ponte, ma una vera e propria offerta economica già avanzata a Clive Richardson e all'amministratore delegato EmanueleFacile. Anche Maurizio Belli e l'ex patron Maurizio Zamparini sono stati informati del progetto che ha in mente, ma al momento del contatto con la nuova dirigenza inglese le cose non sono andate come sperato: "Ho trattato anche con Richardson, Facile e Belli. Mi è stato chiesto di partecipare e mi è stata proposta la presidenza a condizione di una mia partecipazione economica. Li ho ringraziati, ma ho declinato perché alla mia richiesta di avere un’evidenza della loro forza economica non ho ottenuto risposte. D’altra parte, non avevano alcun obbligo di fornirmele. La proposta è già stata presentata a Zamparini e l’ha definita interessante, pur essendo tutto in mano agli inglesi per il momento".

Ponte, dunque, non demorde e ci crede sempre più. Dopo aver trattato per mesi con Zamparini è sicuro delle proprie potenzialità. Ed ecco che, ai microfoni del quotidiano regionale, ripercorre i mesi di trattativa vissuti con l'imprenditore friulano prima che la trattativa naufragasse per l'ingresso di Global Futures e Sport Capital Group: "L’ultimo incontro con lui è stato a metà dicembre. Con Zamparini ho vissuto due fasi: la prima a fine maggio, ma la trattativa non andò in porto; poi portai avanti un rapporto diretto con lui e mi propose la presidenza. Avrei dovuto trovare degli acquirenti entro giugno 2019 e annunciò la mia futura nomina a presidente, poi però cambiò idea decidendo di non poter più attendere giugno per la cessione. Trovai comunque due soggetti disposti ad acquisire la società con un’offerta di 25 milioni, condizionata ad una sua partecipazione pari a 15 milioni, ma rifiutò".

"Seguendo questa vicenda da ormai otto mesi e avendo conosciuto le persone che hanno annunciato l’acquisizione del Palermo, oltre che gli advisor di Financial Innovations, intermediari di ambo le parti, mi sono convinto della possibilità che questa operazione non sia ancora conclusa. Posso però essere smentito in qualsiasi momento. Stando a quanto comunicato, sarei fuori causa - conclude Ponte -. Però non si sa mai".