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Cessione Palermo, il retroscena: Facile chiede la buonuscita ma gli viene riconosciuto un rimborso

during the Serie B match between US Citta di Palermo and US Salernitana at Stadio Renzo Barbera on January 18, 2019 in Palermo, Italy.

Termina il mandato dell'ormai ex ad Emanuele Facile, l'unico volto della cordata inglese: fino all'ultimo ha provato ad ottenere il massimo come buonuscita, gli è stato concesso un rimborso

Mediagol97

Quarantasette giorni, neanche un euro immesso e una buonuscita

La breve era di Sport Capital Group a Palermo è in questo modo finita ed allo stesso modo è terminato anche il mandato da amministratore delegato di Emanuele Facile, unico vero volto di questa cordata britannica che per un mese e mezzo ha fatto davvero temere il peggio all'intero popolo rosanero.

Nelle casse della società siciliana, come riportato stamane da Il Giornale di Sicilia, non soltanto non sarebbero stati immessi capitali in questo periodo apparentemente ristretto ma inoltre, nonostante tutto, chi ha gestito il club in questo lasso di tempo avrebbe anche avanzato delle richieste economiche tali da rimettere in discussione tutto l'affare relativo a questa ennesima svolta societaria: ciò sarebbe accaduto con le trattative di qualche giorno fa e si sarebbe ripetuto pure ieri, quando ad un certo punto sembrava non ci fossero più i presupposti per strappare le quote del club rosanerodalla compagnia londinese.

L'ormai ex a.d. Facile, nella mattinata di ieri, avrebbe infatti domandato che gli venisse riconosciuta una liquidazione per il lavoro svolto in questi quarantasette giorni. Una condizione che dopo diverse ore di lavoro per riportare la società in mani sicure, avrebbe potuto mettere a repentaglio l'intera operazione. I legali dell'ex patron rosaneroMaurizio Zamparini, i quali hanno avviato un procedimento di messa in mora proprio per l'inadempienza di Sport Capital Group, avrebbero cercato di scendere ulteriormente a patti per evitare che il Palermo Calcio rimanesse fra le dita di chi lo ha acquistato a dieci euro senza fornire nessun tipo di sostegno economico per la gestione dello stesso. Alla fine, però, il tutto si sarebbe risolto e concluso con una sorta di rimborso: una somma relativa agli impegni presi dall'ex amministratore delegato in questo corto periodo, spese incluse.

Questo, come riportato all'interno della propria edizione odierna dal noto quotidiano regionale, è quanto gli sarebbe stato riconosciuto al termine di un'estenuante trattativa per la cessione del club: "Che gli ex proprietari stessero cercando di 'strappare' qualche soldo in più rispetto a quanto investito è parso evidente sin da quando Follieri ha deciso di rendere note le condizioni a cui avrebbe voluto acquistare il Palermo. Nel prospetto pubblicato dal finanziere italo-americano spuntò infatti una somma pari a 1,2 milioni da riconoscere a Sport Capital Group come corrispettivo per la cessione. Una maxi plusvalenza da 1.199.990 euro dopo aver rischiato di portare il club rosanero al dissesto, cifra che nessuno degli altri aspiranti acquirenti avrebbe mai pensato di concedere agli inglesi. Per questo i negoziati si sono interrotti con tutti, dagli americani di York Capital Management agli italiani di Carisma Spa, ma i precedenti interlocutori possono tornare in corsa ora che Facile e compagnia hanno salutato. Con un assegno in mano, ma poteva andare peggio".