Caos totale.
serie b
Caos Serie B, l’avvocato Di Cintio: “La decisione del Consiglio direttivo nasconde un eccesso di potere. Palermo e Foggia…”
"Faccio una riflessione, il Palermo è stato fatto iscrivere al campionato, no? Quindi qualcuno lo avrà pur fatto iscrivere. La tesi dell'elusione fraudolenta dei controlli non regge"
Il Tribunale Federale Nazionale, nelle giornata di ieri pomeriggio ha accolto la richiesta della Procura di retrocessione in Serie C del Palermo. Una sentenza pesante per il club rosanero che si è immediatamente detto pronto ad agire per riuscire a tutelare i propri diritti. In serata, l'altra stangata, sia per i siciliani che per il Foggia, con il Consiglio direttivo della Lega B ha disposto l'annullamento del playout, condannando quindi alla retrocessione Padova, Carpi, Foggia e Palermo. Intervistato da Gianlucadimarzio.com, l'avvocato esperto di diritto sportivo, Cesare Di Cintio ha espresso il suo pensiero in merito alla vicenda: "Io credo che il Consiglio direttivo non abbia questo potere perché, comunque, la composizione dei campionati, quindi anche la definizione di playoff e playout, passa attraverso le delibere del Consiglio Federale della FIGC. Quindi credo che la decisione del direttivo di Serie B di oggi nasconda un eccesso di potere e presta il fianco a molteplici obiezioni da un punto di vista giuridico. Se fossi uno dei club danneggiati, impugnerei sicuramente la delibera del direttivo".
Di Cintio ha poi proseguito soffermandosi sulla sanzione inflitta ai rosanero: "La retrocessione all'ultimo posto in graduatoria del Palermo implica una riscritturazione della classifica, ma non l'annullamento del playout per il quale le norme statuiscono in maniera chiara: distacco di cinque punti tra quartultima e quintultima. Distacco che agli atti non c'è tra Foggia e Salernitana. La situazione del Palermo? Faccio una riflessione, il Palermo è stato fatto iscrivere al campionato, no? Quindi qualcuno lo avrà pur fatto iscrivere. La tesi dell'elusione fraudolenta dei controlli non regge. Le carte che ha in mano la Procura sono le stesse che aveva in mano la Covisoc quando aveva fatto i controlli. Quindi o il Palermo non doveva essere iscritto o vi è un difetto palese sui controlli".
Adesso è complicato prevedere il futuro, ma i club interessati si stanno immediatamente adoperando per chiedere il blocco dei campionati: "E' una situazione in divenire, prima di prendere una decisione di questo tipo, quale l'annullamento del playout, si sarebbe dovuto attendere quantomeno la pronuncia anche dei ricorsi che, potendo beneficiare dei termini abbreviati, sarebbe stata esperita nel giro di pochi giorni - ha concluso Di Cintio -. Ricordo Andrea Abodi quando rinviò di quindici giorni il playout per il 'caso Lanciano' e permettere alla Giustizia sportiva di fare il suo corso...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA