"Mi auguro di cuore di rivedere presto Palermo e Parma in A. Di sicuro Empoli e Frosinone corrono...".
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Budan: “Non mi spiego addio Lupo. Baccaglini? Ho sempre pensato ad una bufala”. Su Zamparini, Nestorovski e Posavec…
Le parole di Igor Budan, doppio ex di turno: "Mi auguro di cuore di rivedere presto Palermo e Parma in A..."
Parola di Igor Budan. Diversi sono stati i temi trattati dall'ex attaccante di Palermo e Parma, intervistato ai microfoni del 'Giornale di Sicilia' in vista della sfida in programma, salvo rinvio per neve, alle ore 15 allo stadio Ennio Tardini: dal momento delle due squadre, alla scelta da parte del patron Maurizio Zamparini di sollevare dall'incarico di direttore sportivo Fabio Lupo e di puntare, invece, su Aladino Valoti.
"Penso che a Parma ci siano entusiasmo e voglia di risalire, anche dopo gli investimenti dei cinesi. Non mi spiace il silenzio su eventuali acquirenti del Palermo. Discrezione e tranquillità sono le alleate migliori per concludere affari, altrimenti si diventa ridicoli. Fin da subito credevo che l'arrivo di Baccaglini fosse una bufala. Non so a chi sia servita quella situazione - ha dichiarato Budan -. Ora va bene così, silenzio e concentrazione assoluta sui risultati del campo. Spero che i tifosi rosanero tornino a scaldare lo stadio. Al massimo hanno toccato quota 13.000? In B non sono numeri da sottovalutare, ma è chiaro che l'entusiasmo ormai manca da anni. Fra Zamparini e i tifosi c'è stata qualche divergenza e i palermitani sono orgogliosi, chiedono rispetto prima dei risultati. Il presidente ha fatto grandissime cose, lo sanno anche i suoi critici più feroci, però magari è stanco, lo sono io quasi a trentotto anni...".
ADDIO LUPO -"E ha preso Valoti, che conosco, è un uomo di calcio. Gli invierò un messaggio di auguri. L'avvicendamento apparentemente non si spiega, il Palermo è nei piani alti della classifica, il mercato di Lupo non deve essere stato carente. Ci saranno state ragioni che non conosco, mi auguro importanti, e spero che con Valoti si centri l'obiettivo. Il campionato è lunghissimo, i passi falsi ci stanno, ma tutte e due le squadre sono in ripresa. Sono due mondi diversi, ma hanno valori, non solo tecnici, per fare faville. Le tifoserie hanno ammirato tanti calciatori straordinari e vogliono tornare a vederli".
SU POSAVEC E NESTOROVSKI... - "Il portiere ha avuto tanto credito, ma ha sempre alti e bassi, non è semplice diventare pilastro così. Specie se alle spalle c'è un collega esperto. Nestorovski è un buon attaccante, ma deve stare vicino alla porta. I palermitani si aspettavano di più da lui, ma non è più sconosciuto, lo studiano e lo marcano bene. E' tutto l'attacco non gira a dovere, ha segnato ventitré gol in meno dell'Empoli e quattordici in meno del Frosinone. Sono numeri che la dicono lunga...", ha concluso l'ex rosanero.
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