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L'INTERVISTA

Bucaro: “3 cambi dopo mezz’ora? Mai successo. Tutto su Giron e Brunori, Luperini…”

Bucaro

L'intervista esclusiva concessa da Giovanni Bucaro, ex tecnico di Avellino e Monopoli, tra le altre, alla redazione di Mediagol.it

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Dopo il trionfo conseguito in Serie D alla guida dell'Avellino, il profilo di Giovanni Bucaro era legittimamente nel ristretto novero di candidati a diventare il primo tecnico del nuovo Palermo targato allora dal binomio Dario Mirri e Tony Di Piazza. Parabola professionale ascendente, referenze lusinghiere, un lavoro tattico e di gestione del gruppo egregio, corroborato dal verdetto insindacabile del rettangolo verde in Irpinia. Un contatto interlocutorio con Rinaldo Sagramola rimasto tale, prima che il club rosanero decidesse di virare su Rosario Pergolizzi.

Palermitano innamorato della sua città, che ha costruito la sua carriera, prima da calciatore poi da allenatore, lontano dal capoluogo siciliano: Giovanni Bucaro ha osservato da vicino le due facce del Palermo di Baldini a pochi giorni di distanza: il volto brillante, intenso e convincente della squadra che ha regolato la Juve Stabia nonostante l'inferiorità numerica, le versione sgangherata e impalpabile che è crollata al cospetto del Foggia di Zeman. L'ex tecnico del Bisceglie analizza momento e prospettive della compagine rosanero nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

"Come giudico le difficoltà mostrate a Foggia in fase difensiva nel 3-4-2-1 dagli esterni alti? Sia Valente sia Felici, anche per caratteristiche fisiche e tecniche, sono più proiettati ad attaccare che a difendere. Allo Zaccheria, sulle fasce soprattutto sono emerse chiare difficoltà in copertura ed infatti il primo gol del Foggia è scaturito da una diagonale sbagliata, su un cross proveniente dadalla fascia destra ed un inserimento non letto del calciatore di Zeman sul fronte opposto. Poi, quando il Foggia va in vantaggio è molto difficile giocarvi contro perché la compagine di Zeman a campo aperto e negli spazi sa essere devastante. I tre cambi di Baldini e ritorno al 4-2-3-1 alla mezz’ora del primo tempo? Non mi è mai capitata una circostanza simile da allenatore, tranne nei casi di forza maggiore legati scelte tattiche o situazioni specifiche figlie di infortuni. Baldini ha pensato di dare una scossa alla squadra ma il risultato purtroppo non ha ripagato questa mossa. Sono momenti. Difficile intervenire subito durante la partita, ha pensato di poter cambiare ma nulla da fare. Giron? Non penso stia andando al di sopra delle aspettative. Per la Serie C è un ottimo calciatore, di buona gamba e di buon piede. In una squadra come il Palermo ci può stare. Ho visto che ha alternato prestazioni migliori ad altre meno buone. Ha giocato titolare ad altre volte ha fatto panchina. Per questo modulo lo ritengo un buon profilo. Giocatori fuori categoria in rosa? Brunori penso sia almeno nei tre gironi della C uno dei cinque top attaccanti. Parliamo di un giocatore forte, completo, che sa attaccare la profondità ed aiuta in fase difensiva. Gli altri in rosa sono buoni giocatori ma facendo un paragone con Bari, Catanzaro ed Avellino bisogna ammettere che il Palermo ha qualcosa in meno. Come giudico il rendimento di Luperini da trequartista? Personalmente per quel ruolo preferisco un giocatore di maggior velocità e qualità, più che si avvicini alle caratteristiche di una seconda punta. Gregorio non si è comportato male ma, come dissi durante la telecronaca per Eleven Sports, quando poi Baldini lo ha rimesso in mezzo dopo l'espulsione di Giron secondo me ha fatto una gran partita. Lui nasce come mezz'ala. Da sottopunta non ha fatto benissimo, forse non è un ruolo ancora nelle sue corde ma è comunque un calciatore importante. Baldini lo ha a disposizione giornalmente quindi saprà scegliere la posizione ideale alle caratteristiche del calciatore".

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