"Chiunque possa venire a dare una mano alla squadra sarà accolto a braccia aperte, perché vorrà dire che ha sposato l’unico obiettivo condiviso da tutti: fare il meglio per il Palermo". Lo ha detto Matteo Brunori, intervistato ai microfoni del "Corriere dello Sport". Diversi i temi trattati dall'attaccante e capitano del Palermo a poche ore dalla sfida contro il Bari: dal confronto con Walid Cheddira, al momento capocanniere del campionato di Serie B, agli obiettivi della compagine rosanero. Ma non solo...
LE DICHIARAZIONI
Brunori: “La chiave di Palermo-Bari, Cheddira completo. Playoff? Tutto è possibile”
"La chiave del match? Mantenere la concentrazione, giocare con la leggerezza di chi ha fiducia nei propri mezzi e occupare gli spazi come il mister ci insegna tutti i giorni in allenamento. Un gol ai Galletti a chi lo dedicherei? A mia moglie che mi sta sempre accanto e ai tifosi del Palermo che ogni giorno mi rendono orgoglioso di rappresentarli. Vincere significherebbe entrare in lizza per i playoff? Questo campionato ci ha già dimostrato che tutto è possibile, ogni partita può essere un bivio e il Palermo deve continuare la sua striscia positiva per non precludersi nulla", le sue parole.
SU CHEDDIRA -"Sarà un bel confronto, Cheddira è un attaccante completo e sta dimostrando tutte le sua qualità. Io come sempre darò tutto quello che ho. Al Bari quale calciatore toglierei? Cheddira è il capocannoniere del campionato quindi la riposta sarebbe fin troppo facile. Ma il Bari è una squadra compatta che, oltre alle individualità, si muove molto bene come organico. Togliere un singolo quindi non credo farebbe troppo la differenza".
L'EXPLOIT -"Come mai un attaccante della mia qualità arriva al successo a 28 anni? Penso che ci sia un tempo per tutto e ognuno ha un proprio percorso. Se sto vivendo questo momento positivo adesso vuol dire che tutte le variabili si sono allineate adesso: la mia crescita tecnica e fisica, quella psicologica, la piazza giusta, gli incroci del destino e altro ancora. Le mie qualità sono il frutto di tutte le esperienze che ho fatto, compreso l’aver ricominciato da zero: la mia storia ha forgiato la mia personalità e questo mi dà sicurezza nei miei mezzi. Ma non si smette mai di migliorare e io lavoro per questo".
UOMO SIMBOLO -"Essere l’uomo simbolo di una società importante come il Palermo, tassello significativo della Galassia City Group, è una responsabilità o un orgoglio? Entrambe le cose, guai se non fosse così. La fascia da capitano, idealmente, la indosso anche fuori dal campo. Abbiamo un sogno e una missione, io sono qui per seguirli. L'attaccante a cui mi ispiro? Già da prima che vincesse il Pallone d’Oro, il mio riferimento più di altri è sempre stato Benzema, per la sua attitudine a trovare il gol in tanti modi diversi e rimanere sempre imprevedibile".
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