"E' una partita d'altri tempi ed altre categorie, con nomi importanti". Ha esordito così il tecnico dell'Avellino, Piero Braglia, intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Palermo di Giacomo Filippi. La sfida, valevole per la dodicesima giornata del Girone C di Serie C è in programma domenica 31 ottobre alle ore 14:30 allo Stadio "Renzo Barbera". "Si affrontano due squadre blasonate, poi è prevista tanta gente, ritorna la curva... Fare questo mestiere ti gratifica quando si giocano partite del genere e in stadi del genere. Loro vengono da una buona vittoria fuori casa, hanno cambiato modulo. Li conosciamo, sono forti, hanno grandi obiettivi come noi. Sarà una partita difficile, ma andremo a fare la nostra gara", le sue parole.


l'allenatore
Braglia: “Palermo-Avellino di altra categoria. No decisiva, abbiamo un obiettivo”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Avellino in vista della sfida contro il Palermo
MODULO E INFORTUNI - "Cercheremo di recuperare più gente possibile, poi vediamo quello che ci viene detto dallo staff medico. Nell'ultimo mese abbiamo raccolto più alti che bassi. Fuori casa è importante fare punti, stiamo cercando di trovare un assetto adeguato per questa squadra, non abbiamo mai avuto tutti a disposizione per fare delle valutazioni e dare una continuità anche sul modulo, per dare delle certezze. Posso sperare di recuperare qualcuno, ma deciderà lo staff medico. Noi abbiamo sempre lavorato sia con la difesa a 3, sia a 4. Poi abbiamo avuto una serie di problemi, cerchiamo di far giocare sempre qualcuno più alto per avere anche buoni saltatori. Poi è il campo che ci dice se facciamo bene o se facciamo male. Ciancio? Credo che da lunedì sarà in gruppo. Carriero e Maniero? Sarà lo staff medico a dire se sono disponibili".
OBIETTIVI -"Non cambiano, che possiamo arrivare tra le prime tre l'ho sempre detto anche dopo Monterosi. E lo confermo adesso. Abbiamo qualità importanti, ma dobbiamo avere la testa libera. Se non arriviamo tra le prime tre sarà stato un campionato non all'altezza. Come dicevo l'anno scorso, che potevamo arrivare tra le prime 5, e ci siamo riusciti, quest'anno dico che siamo, sulla carta, tra le prime tre. Noi andiamo in campo per vincere. Non giochiamo mai una partita con lo scopo di pareggiare, altrimenti si perde in partenza. Noi andremo per vincere, poi sarà l'avversario a dire se ci possiamo riuscire o meno. Gara della svolta? La gara della svolta è a marzo, quando hai gli scontri diretti. Col Palermo è importante, ma non decisiva".
DA PLESCIA A KANOUTE -"Plescia sta facendo bene, a Catania sotto l'aspetto tecnico mi è piaciuto, al di là del gol. Con la Paganese ha trovato meno spazio, ma ci ha dato una mano. Sta crescendo, ne ha passate tante e ora sta bene. Può essere un ottimo elemento con Maniero e Gagliano che ci danno tante alternative. Gagliano bisogna farlo incazzare, gioca bene quando è incazzato. Rizzo? E' abituato a giocare più a 5. Poi bisogna vedere come uno interpreta le gare. Rizzo è un ragazzo estremamente intelligente e può fare benissimo anche a 4. Il problema è sempre l'atteggiamento. Kanoute? Ha fatto un gesto, con il ragazzino che gli fa vedere la palla e poi gliela tira dietro. Non ha fatto nulla di male, poi era già ammonito, ed è stato espulso. Lo avrei fatto anche io. Sta bene, insieme a Micovschi, valuteremo", ha concluso Braglia.
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