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le dichiarazioni

Braglia: “A Palermo il miglior Avellino da quando sono qui. Plescia? Ha fatto bene”

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Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Avellino alla vigilia del match contro il Taranto

Poco più di ventiquattro ore e sarà Avellino-Taranto. Diversi i temi trattati dal tecnico Piero Braglia, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match in programma domani, sabato 6 novembre, allo Stadio "Partenio-Lombardi", valevole per la tredicesima giornata del campionato di Serie C-Girone C: dalla prestazione offerta dalla compagine biancoverde fra le mura del "Renzo Barbera" contro il Palermo, al momento della sua squadra. Ma non solo... "Le difficoltà sono che loro sono una buona squadra: giocano bene, stanno bene, sono ben assortiti, con tanti giovani. Hanno una buona identità, hanno entusiasmo. E' una squadra importante e pericolosa, bisogna fare attenzione", le sue parole.

PALERMO E INFORTUNI -"Su Carriero e Maniero non sono in grado di rispondere. Maniero si è allenato in gruppo, Carriero no. Questo potrebbe essere un indizio. Siamo in emergenza da inizio campionato, cercheremo di lavorare sui giocatori che abbiamo. Non è che se ci mancano 4-5 giocatori ci arrendiamo. Si va avanti, come fatto a Palermo. Ora dobbiamo resettare tutto e presentarci in campo con mentalità vincente e atteggiamento positivo. Dobbiamo confermare la prestazione di Palermo e metterci qualcosa in più, per vincere. Dobbiamo migliorarci tutti insieme. Questa è una squadra che può essere schierata in una certa maniera come a Palermo. Vediamo se saremo in grado di continuare un determinato tipo di cose. Dopo la gara con il Monterosi la squadra è cresciuta molto, a Palermo si è visto il migliore Avellino da quando sono qui. E' una squadra che può fare molto di più e togliersi tante soddisfazioni. Modulo? Ripeto, dal momento in cui questa squadra conferma di avere condizione, possiamo fare quello fatto a Palermo. Io domani continuo così, poi sta ai ragazzi fare bene. Rispetto per tutti, ma dobbiamo dimostrare sul campo di meritarci un certo tipo di classifica.

DA PLESCIA A D'ANGELO - "Sbraga? Vediamo, può darsi che abbiamo necessità di recuperare qualcuno. Io non ho mai discusso con Sbraga, io faccio l'allenatore e lui il calciatore. Faccio delle scelte. Poi vediamo. Se ricordate anche Dossena l'anno scorso non giocava, poi quando mi ha dimostrato di stare bene ha giocato al posto di uno come Miceli. Io penso che i giocatori e gli allenatori sono legati ai risultati e al dover dimostrare quotidianamente qualcosa. Se non arrivano risultati e altro si va a casa. Scognamiglio? Sta facendo delle cure, ha iniziato a camminare. Vediamo quando potrà essere in gruppo. Bisogna chiedere ai medici. Io non posso prendermi altre beghe su cose che non mi competono. Non c'è nulla, ho letto cose sbagliate anche su di lui. Plescia? Ha fatto bene quando è entrato. È un ragazzo che ha avuto problemi e ne ha pagato in termini di prestazioni. Ha presenza, fisicità, voglia ed entusiasmo. Non cambia mai faccia. Non sarà Maradona, ma è importante per noi. D'Angelo? E' un centrocampista, non un trequartista. Non ha i tempi di inserimento dei trequartisti. A Potenza giocava in un centrocampo a due. Matera? E' un giocatore di cui nutro massima stima, a Palermo è entrato in un momento complicato e ha fatto benissimo. E' un giocatore molto importante per la categoria. Sarà importante nel corso del torneo", ha concluso.