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Boscaglia: “Rifiutate panchine, ecco perché. Corini a Brescia? Strano…”

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Le dichiarazioni rilasciate dall'ex allenatore del Palermo, ospite della decima edizione della "Palermo Football Conference"

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"Mi aspettavo di trovarmi su un’altra panchina a questo punto della stagione, ma non ci sono state le condizioni". Lo ha detto Roberto Boscaglia, ospite della decima edizione della "Palermo Football Conference", organizzata da Conference403. Diversi i temi trattati dall'ex allenatore del Palermo, sollevato dall'incarico il 27 febbraio 2021: dal suo futuro, al momento vissuto dalle squadre siciliane. Ma non solo...

"Abbiamo rifiutato qualcosina, con grande garbo ed educazione. Bisogna avere tanto rispetto, non c’erano le condizioni che mi aspettavo per affrontare una nuova esperienza. Per come sono io ho bisogno di un minimo di programmazione, entrando in corsa con una squadra che non hai costruito tu cerchi di avere un minimo di garanzie. Le condizioni non ci sono state perché non c’era la programmazione che io avrei desiderato ci fosse. Quest’anno mi sta servendo per aggiornamenti vari, faccio tutto ciò che non potrei fare se fossi in sella ad una panchina. C’è anche il bicchiere mezzo pieno sotto questo punto di vista. Abbiamo bisogno di lavorare, la categoria è importante ma a volta è anche fine a se stessa", le sue parole.

"Ci sono squadre così blasonate in Serie C che valgono di più di alcune squadre che sono in B. Il problema è che non puoi andare a lavorare tanto per lavorare, ognuno di noi vorrebbe squadra e giocatori perfetti. Questo non può accadere, ma la programmazione è il minimo. La categoria per me non è un problema. Mi hanno chiamato stamattina da Brescia, qui a Palermo parlare di queste cose è difficile. Zamparini di questi cambi di allenatori ne ha fatti tanti. So e capisco le dinamiche. Non vorrei essere nei panni di Inzaghi, per quello che comunque sta facendo quest’anno. Il Brescia è una buona squadra, ma è lì anche per Inzaghi. Io le dinamiche interne non le conosco, ma le immagino e conoscendo Inzaghi so che tra lui e Cellino non era una convivenza facile. L'esonero di Cellino fa curriculum, il presidente ha sempre ragione ma gli allenatori fanno la formazione. È giusto che il confronto sia sempre aperto. Mi sembra strano che ritorni Corini a Brescia, non è stato trattato benissimo lui", ha proseguito.

"È triste vedere la decadenza del calcio siciliano, io sono siciliano doc e amo la mia terra: è triste vedere Palermo, Catania, Messina e Trapani in categorie così inferiori. Secondo me il problema è strutturale, ma non è la sede giusta per parlare di questo. La speranza è l’ultima a morire, stiamo lì ad aspettare che una siciliana torni nelle categorie che contano. Catania, Palermo, Messina meritano categorie più importanti", ha concluso Boscaglia.

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