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Berti-Mediagol: “Palermo, ecco le ragioni della crisi. Calcio e Coronavirus? Ho la mia idea”

L'intervista esclusiva concessa da Gianluca Berti, ex portiere del Palermo ed attuale Dg della Carrarese, alla redazione di Mediagol.it

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Una favola ed un trionfo.

La storia d'amore tra Gianluca Berti ed il Palermo potrebbe sintetizzarsi così.

Pilastro imprescindibile e riferimento tecnico e carismatico nell'incantevole Palermo dei picciotti. Leader e valore aggiunto di alto lignaggio nella corazzata allestita da Maurizio Zamparini nel 2003-2004 che conquistò la storica promozione in Serie A. Lo slalom in proiezione offensiva contro il Cesena resta un flash calcisticamente epico dalle parti di Viale del Fante, le prodezze in serie tra i pali con la maglia del Palermo assurgono a perle indelebili nella mente e nel cuore di chiunque ami questi colori.  Ogni qualvolta transita dal capoluogo siciliano un'onda anomala di amore incondizionato travolge l'ex Genoa, Roma e Sampdoria, oggi brillante ed arguto dirigente in carica alla Carrarese. Il direttore generale del club toscano ha concesso una lunga ed interessante intervista alla redazione di Mediagol.it nel corso della quale ha approfondito diverse tematiche.

"Tempi di integrazione dei nuovi innesti, ritardo di condizione, criticità tecnico-tattiche e l'incubo Coronavirus. Certamente è stato un inizio di stagione molto tormentato per il Palermo. Innanzitutto è un gruppo in gran parte nuovo, in una categoria dove il Palermo è aspettato da tutte le contendenti in qualità di favorito del girone insieme al Bari. Tutti i tifosi rosanero vorrebbero vedere il Palermo primo in classifica, ma nel girone C ci sono squadre organizzate, competitive ed importanti. Inoltre quest'anno, il fattore Covid-19 genererà inevitabilmente una stagione particolare. Sicuramente il Palermo non è partito bene, però, ad oggi la squadra di Boscaglia merita tutte le attenuanti possibili. Sicuramente il valore della rosa del Palermo non rispecchia la classifica che ha in questo frangente. Qualche falla rivedibile nel protocollo normativo federale anti-Covid-19 potrebbe alterare oltremodo valori ed equilibri del campionato? Purtroppo non è possibile cambiare le procedure in corso. Noi della Carrarese abbiamo anche fatto i playoff lo scorso anno, siamo arrivati ad un minuto dalla finalissima e i protocolli anti Coronavirus erano severissimi e continuano ad esserlo. Purtroppo, ora è un momento dove l'impennata della curva dei contagi è fuori controllo ed anche noi, domenica scorsa, siamo incappati in due defezioni dei nostri tesserati per il covid-19. Qui bisogna farsi il segno della croce, ogni domenica e sperare che i tamponi siano sempre negativi. La realtà dei fatti è questa. Contemplare l'ipotesi di fermare il calcio anche a livello professionistico? A mio avviso bisogna trovare la forza di andare avanti nel massimo rispetto dellenorme di sicurezza a tutela della salute di tutti . Purtroppo a volte devi rimandare una partita, ti trovi costretto a recuperare tre gare in una settimana. Certamente è una situazione difficile, però bisogna restare lucidi, avere pazienza e raziocinio ed andare avanti, perché altrimenti dopo è un problema grosso per l'intero sistema. Bisogna di portare avanti il più possibile questo campionato e nel migliore dei modi".