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Bentivegna: “Valente e i tatuaggi, Damiani top. Che risate con Nardini! Colonnata…”

Palermo
L'intervista esclusiva concessa da Accursio Bentivegna, jolly offensivo ex Palermo in forza alla Juve Stabia, alla redazione di Mediagol.it

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Formatosi umanamente e calcisticamente nel settore giovanile rosanero, Accursio Bentivegna, jolly offensivo classe 1996, ha mantenuto un legame affettivo profondo e viscerale con Palermo ed il Palermo. Talento cristallino, condizionato nel corso della sua carriera da infortuni ed un'iniziale discontinuità di impiego e rendimento, il fantasista originario di Sciacca ha condiviso trascorsi professionali importanti con Silvio Baldini e due attuali punti di forza della compagine siciliana, Nicola Valente e Samuele Damiani. In vista della finale di ritorno dei playoff di Lega Pro tra Palermo e Padova che decreterà la quarta squadra promossa in Serie B della stagione 2021-2022, il calciatore oggi in forza alla Juve Stabia ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"Con Nicola Valente abbiamo una passione comune, i tatuaggi! Lui e Damiani sono due ragazzi fantastici, sono stato bene con loro alla Carrarese e abbiamo ottenuto grandi risultati e coltivato davvero un buon rapporto. Valente, oltre ad essere un giocatore completo e di qualità,  è anche tatuatore, lo si capisce osservando i suoi tatuaggi. A Carrara me ne ha addirittura fatti due durante il tempo libero. Damiani è un ragazzo straordinario, un giocatore che potrebbe tranquillamente stare in B. Ha molta tecnica e velocità di pensiero, credo che possa molto ben figurare anche in categorie superiori".

"Tra i calciatori che militano nella rosa del Palermo attuale, conoscevo già Brunori, l'ho affrontato quando giocava nell'Arezzo e devo dire che in questa stagione mi ha sorpreso tanto. Non l'avevo mai visto così carico e risolutivo  nell'attaccare la profondità e nell'essere feroce in zona gol. Luperini? Tutti lo immaginavano nel ruolo di mezzala, nemmeno io mi aspettavo potesse giocare da trequartista incursore, però sta facendo bene, esegue tutti i movimenti in maniera corretta in entrambe le fasi e aiuta tanto la squadra. Cardoselli alla Carrarese faceva un po' quello che fa Luperini, e come giocatori sono anche molto simili perché anche lui era una mezzala di pressione e tempi di inserimento. Baldini decise di schierarlo in quella zona di campo, da guastatore centrale del tridente offensivo, proprio come Luperini.  Silipo e Felici? Giocatori che sul piano della tecnica individuale non si discutono, quando hanno avuto la possibilità hanno sempre dimostrato di possedere qualità e potenziale.  Forse devono essere calcisticamente più cattivi, più forti mentalmente, il mister gli chiede sicuramente quello. A Baldini piacciono i giocatori che stanno sul pezzo e che si applicano mentalmente sul lavoro, che mettono le proprie qualità al servizio della squadra. Colonnata e Nardini?  Sono due professionalità di altissimo livello nello staff del mister. Mauro ci ha fatto fare tante risate nello spogliatoio. Lui è un allenatore che sprona, motiva e coinvolge tutti, cerca di far ridere e stare bene il gruppo. Era quasi un calciatore aggiunto, stava più nello spogliatoio con noi che con il mister! Una persona che fa gruppo in questo modo è davvero importante all'interno di una squadra. Colonnata allenava la nostra mente, faceva dei colloqui individuali, ci prefissavamo insieme degli obiettivi e delle modalità di approccio  alla partita.  Il suo contributo aveva per noi un peso specifico determinante. Il suo lavoro mi ha aiutato tanto a Carrara, predisponendomi con voglia ed ottimismo a trovare il lato positivo in ogni situazione,  ponendomi obiettivi e traguardi sempre nuovi da raggiungere. L'avvento del City Group? Sarebbe una gran cosa per il Palermo. Spero per il club che in primis raggiunga la Serie B, poi il futuro verrà dopo. Qualora ci fosse questo passaggio di proprietà, il Palermo potrebbe davvero pensare di tornare ai grandi livelli dell'era Zamparini. Lo spero con tutto il cuore, perché Palermo è una piazza che merita altre categorie". 

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