Il ventinovenne lombardo, Andrea D'Errico, arrivato alla corte del presidente De Laurentis nella finesta di mercato estiva del 2021, costituisce uno degli elementi cardine del Bari capolista del girone C di Lega Pro. Il centrocampista centrale, è attualmente uno dei calciatori più in forma della squadra allenata da mister MicheleMignani. Il numero 14 biancorosso vanta infatti diciotto presenze e due reti messe a segno, per ben quattro volte D'Errico è riuscito a confezionare assist decisivi e mandare al gol i suoi compagni. Indubbiamente, il classe 1992 costituisce un profilo su cui la società pugliese vorrà puntare anche in futuro. Nonostante le tre panchine consecutive in occasione delle gare contro Catanzaro, Juve Stabia e Vibonese, il ragazzo milanese sembra essere tornato in campo con tanta voglia di dimostrare, in primis a sé stesso, ma anche a tifosi e addetti ai lavori, tutte le sue indiscusse qualità. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore in forza al Bari nel corso di un'intervista concessa a L'Edicola del Sud.


BARI
Bari, D’Errico: “Voglio la Serie A con il club pugliese. Il mister si arrabbia se…”
Le dichiarazioni rilasciate da Andrea D'Errico, centrocampista del Bari, punto di forza della capolista del girone C di Lega Pro
"È una cosa che mi fa ancora abbastanza male (non aver raggiunto la promozione con il Monza, ndr). Mi auguro di poter incontrare il Monza in Serie A. Lì ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Però qui a Bari mi sto trovando benissimo e sono contento della scelta che ho fatto a inizio anno. La rifarei altre volte".
"Non solo per me, ma per tutti noi è troppo importante vincere il campionato. Riportare il Bari in SerieB significherebbe tanto. E dal punto di vista personale vincere il torneo allungherebbe la mia carriera. Ma al di là di questo tutti abbiamo voglia di provare a fare questa scalata. È difficile. Ma possiamofarcela".
Il centrocampista ventinovenne aggiunge anche, che come Federico Bernardeschi, attuale giocatore della Juventus e della Nazionale Italiana, qui al Bari può spesso, come si suol dire, "rischiare la giocata"
"A me piace rischiare la giocata, anche se il mister tante volte non è molto contento di questo (ride, ndr). Lo faccio perché comunque è la giocata che spezza l’equilibro di una partita. Noi abbiamo la fortuna di avere tanti giocatori che possono risolvere la partita con una giocata. Piace provarla anche a me".
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