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Ballardini-Mediagol: “Liverani e Maresca tecnici in stile Ancelotti, Giovanni Tedesco modello Gattuso. Il Palermo del miracolo…”

BAD KLEINKIRCHHEIM, AUSTRIA - JULY 11:  Head Coch Davide Ballardini of US Citta' di Palermo answers questions during apress conference at Sport Arena training camp base on July 11, 2016 in Bad Kleinkirchheim, Austria.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

L'intervista esclusiva concessa da Davide Ballardini, ex tecnico di Cagliari, Palermo, Lazio e Genoa, alla redazione di Mediagol.it

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Tre calciatori capaci di conciliare qualità tecnica, leadership e personalità non comuni.

Enzo Maresca e Fabio Liverani studiavano già da allenatori in campo, in virtù di fosforo, visione di gioco, senso geometrico e capacità di cadenzare tempi e tracce della manovra della squadra. Giovanni Tedesco aveva da calciatore, arguzia, resistenza, dinamismo ed intelligenza tattica, unitamente a straordinari tempi di inserimento in fase offensiva. Caratteristiche diverse ma un intento comune, intraprendere il percorso di allenatore una volta conclusa la carriera da calciatore. Obiettivo raggiunto, seppur in tempi, modi e campionati diversi. Davide Ballardini, che ha guidato tutti e tre i profili nel corso della sua doppia esperienza sulla panchina del Palermo, traccia un minuzioso ritratto dei suoi ex giocatori, adesso divenuti colleghi, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it. 

"Liverani, Tedesco e Maresca?Intanto noto con piacere che Liverani da quando allena usa spesso il 4-3-1-2 e questo modulo lo abbiamo portato io ed il mio staff al Palermo ed è durato poi, con grande profitto, anche nelle successive gestioni tecniche per circa 7 o 8 anni. Prima i rosanero non giocavano con questo tipo di assetto, poi sono arrivato io e ho portato questo modulo e per anni si è andati avanti con il 4-3-1-2. Liverani aveva grande personalità già quando era un giocatore, già sapeva bene quello che doveva fare, e già da allora si vedeva che ragionava quasi come un allenatore in campo e dunque non era difficile intuire quale sarebbe stato poi il suo destino. Più o meno la stessa cosa vale per Enzo Maresca che è stato fondamentale in quell'anno, il 2016, in cui si è verificato un vero e proprio miracolo sportivo, perché quella è stata calcisticamente una favola a lieto fine. Più volte ho sentito dire 'Ballardini e gli anziani sono riusciti nell'impresa'. Allora, io posso anche dire, gli anziani sarebbero potuti riuscire nell'impresa anche senza l'avvento in panchina di Ballardini perché in quella squadra quei calciatori di esperienza e spessore c'erano anche prima di me. Quell'anno grazie al prezioso apporto dei senatori di quel gruppo, Maresca, Gilardino, Sorrentino, Vazquez, ed  insieme al contributo  del sottoscritto e del mio staff tecnico, siamo riusciti a compiere un'impresa memorabile: in sei partite, a fine stagione, facemmo 11 punti.  È stata un'unione virtuosa di forze e di idee. Le idee e il lavoro le abbiamo messe noi, ma loro - grandi uomini - hanno tradotto tutto in campo. Tedesco? Giovanni è diverso da Maresca e Liverani che sono più o meno simili, lui ha grandissima tenacia, una grandissima personalità ed una spiccata concezione dello spirito di gruppo. Un ragazzo meraviglioso, buono d'animo ed entusiasta, che con la sua persona, mi viene da dire che è più vicino alle caratteristiche temperamentali di un tecnico come Rino Gattuso, al contrario di Maresca e Liverani, due strateghi e alchimisti tattici, che sono comparabili ad Ancelotti, per come intendono il calcio e lo hanno vissuto da giocator, in modo aderente ed analogo a come lo interpretano adesso da allenatori".