serie b

Aspettando Palermo-Cosenza… di Alessandro Amato

Aspettando Palermo-Cosenza… di Alessandro Amato

La prossima gara di campionato dei rosanero vista dal giornalista Alessandro Amato in dieci punti tra il serio e il faceto

Mediagol0

Di Alessandro Amato

Aspettando Palermo-Cosenza… di Alessandro Amato

Nessuna alternativa. Non è una finale, non è una partita da ultima spiaggia, ma servono assolutamente tre punti prima di sfidare Pescara, Verona e Benevento. Non se ne può fare a meno.

La parola di Stellone. In un mese il tecnico rosanero ha guadagnato consensi sinceri tra i giocatori. Come allenatore e come uomo di parola. Schierando Pomini a Carpi, dimostrando che nessun rosanero in questa squadra sarà mai spettatore (così come aveva promesso alla squadra nel primo giorno di lavoro), ha definitivamente conquistato i giocatori.

Le progressioni di Tedino. Per cementare il gruppo, e spiegare che anche lui è uno del gruppo, Stellone giovedì ha giocato la partitella, in attacco, con Nestogol e Trajkovski. Mi ha ricordato Tedino quando sulla corsia di destra mi faceva sognare seminando avversari in dribbling...

La promessa di MZ. I 118 anni del Palermo sono stati festeggiati da Zamparini con una promessa. “Lascerò il Palermo entro il duecentesimo compleanno, lo giuro”. Io, stavolta, gli credo. Nell’occasione MZ ha svelato il nome del suo successore: per un’incredibile coincidenza si chiama Maurizio Zamparini.

Permesso? No. Negli anni Trenta tra i lupi cosentini giocava l’eclettico Giuseppe Pellicori, passato alla storia perché prendeva in giro gli avversari quando li dribblava. “Permesso?”, diceva mentre li superava. Per sua fortuna giocò in un periodo in cui Bellusci non era ancora nato. Sono certo che il nostro guerriero non avrebbe sopportato l’affronto e gli avrebbe segato almeno una gamba.

Lo stadio vuoto. L’aumento del pubblico al Barbera è questione di briciole: con il Crotone 6.011 spettatori, con il Venezia 6.067. Contro il Cosenza, maltempo permettendo, arriveremo a 6.100?

Moreo, il riscatto. Nella passata stagione Moreo sembrava troppo scarso. E tutti ci eravamo chiesti: possibile che sia così incapace? La risposta è arrivata nelle prime partite di questo torneo. L’ex del Venezia può essere molto utile, ma ora non commettiamo l’errore di considerarlo un fenomeno.

La rincorsa di Dragotto. Non mi stupirei se, prima o poi, trovassimo nel cda del Palermo Tommaso Dragotto. Nella scorsa stagione era sponsor dei rosa con la sua azienda di autonoleggio. Ora lavora per portare una traccia statunitense in viale del Fante.

Coronado, nessun rimpianto. Se mettiamo sulla bilancia da una parte Coronado e dall’altra Falletti e Trajkovski, possiamo dire che sulla trequarti in questo campionato abbiamo fatto non uno, non due, ma dieci passi avanti. Con tutto il rispetto: io Coronado l’ho già dimenticato.

Non c’è due senza tre... papere. Nella penultima partita, Cosenza battuto a Brescia per una papera del portiere Saracco. Nella successiva giornata, Cosenza raggiunto all’ultima curva dal Pescara per una papera di Cerofilini, che aveva preso il posto di Saracco. A buon intenditore poche parole (e molte papere, mi raccomando).