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Ag. Lucca-Mediagol: “Palermo, poca personalità. Lorenzo guardava la gara e imprecava”

palermo

L'intervista esclusiva concessa dall'agente di Lorenzo Lucca, Ninni Imborgia, alla redazione di Mediagol.it

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Profilo qualificato e poliedrico che ha disegnato una parabola professionale eterogenea e di prestigio nell'universo calcio. Già agente di Gabriel Batistuta e Beppe Signori,Antonino Imborgia, palermitano classe 1958, ha brillantemente interpretato più ruoli e ricoperto varie cariche nel corso della sua carriera.

Ex calciatore, procuratore stimato ed affermato su scala internazionale, dirigente di livello e fine talent scout, consulente di mercato fidato e competente nel gotha della nostra Serie A, Ninni Imborgia ha dedicato una vita al calcio, osservandolo e facendolo da varie angolazioni in tutte le sue sfaccettature. Lorenzo Lucca è in ordine cronologico una delle ultime felici intuizioni del manager nativo del capoluogo siciliano, il classe 2000 ex Palermo, attuale capocannoniere del torneo cadetto, è tra i profili di prospettiva più in auge ed apprezzato del nostro movimento calcistico, già nel giro della nazionale Under 21 ed in odor di convocazione nell'Italia di Roberto Mancini. L'agente del bomber del Pisa ha concesso una lunga intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it in cui ha analizzato il momento altalenante vissuto dall Palermo guidato  da Giacomo Filippi.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"Il cammino del Palermo lo si può suddividere chiaramente nell'espressione di due facce:la squadra all'opera in casa e quella vista fuori casa. Non c'è bisogno che lo commento io perché i risultati sono evidenti, in casa è una formazione performante, mentre fuori casa si trasforma. L'organico sulla carta è più competitivo rispetto a quello dello scorso anno e, a parte la partenza di Lucca, mi sembra una squadra più completa e ambiziosa. Il gruppo è più omogeneo con più giocatori esperti della categoria, credo che ad oggi sia evidente come la squadra sia un pò troppo paurosa e remissiva. In casa, infatti, con il pubblico riesc, a fare bene, mentre in trasferta anche in un campo come quello di Torre del Greco, che assomiglia per struttura più a un impianto di periferia con qualche tribunetta piena, fa molta fatica. Credo che la grande difficoltà sia nelle personalità di questi giocatori perché l'organico mi sembra di tutto rispetto, non è inferiore né al Bari né al Catanzaro ossia quelle squadre che sono più accreditate per la vittoria del campionato. Non c'è una spiegazione razionale che possa illustrare cosa accada realmente alla squadra in trasferta, per farlo bisognerebbe stare 15 giorni nello spogliatoio insieme al gruppo per capire cosa non sta andando. Credo che dentro lo spogliatoio del Palermo ci siano persone che abbiano capito quale sia la difficoltà, forse i giocatori di personalità sono troppo pochi e, più meno, si tratta di quelli che c'erano nella scorsa stagione meno Santana e Lucca. Lorenzo anche se era un ragazzotto aveva e ha personalità da vendere, Mario, leader tecnico e carismatico all'interno dello spogliatoio, è un'altra mancanza a livello di voce che si sta facendo sentire. C'è da dire che sono trascorse nove giornate e quindi direi che è ancora troppo presto. È vero che il buongiorno si vede dal mattino e quando hai tanti punti di distacco fai fatica a recuperare, ma secondo me questo non è un organico che può prendere tre reti a Torre del Greco. Se guardi la gara contro il Foggia e quella contro la Turris sembra che siano due squadre differenti a livello di gamba e di mentalità distanza di soli sette giorni. Ho visto la partita insieme a Lucca, ero a casa sua perché ero andato a trovarlo. Lorenzo tirava roba per aria continuando a dire: 'Ma che hanno?'Ma cosa fanno?. Questa era la frase che ha utilizzato per tutta la durata della gara, non faceva commenti negativi sulla squadra ma si chiedeva le motivazioni legate a una prestazione così incolore. Poteva guardare una partita di Serie A, ma lui voleva seguire solo il match del Palermo. Mi dice sempre che vuole tornare a Palermo a trovare la gente e gli amici, questo la dice lunga su legame con club e città. Penso che un Palermo come quello di Torre del Greco non lo rivedremo più fino alla fine del campionato e ne sono sicuro. Credo che questa sia la pagina più bassa del campionato, se così non fosse significherebbe che tutti gli addetti ai lavori, compreso me, avrebbero fatto delle valutazioni errate su questo organico. Ma non è così".

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