Il Palermo targato City Football Group, che punta al ritorno in Serie A nella prossima stagione, ha individuato in Sebastiano Desplanches, portiere classe 2003 scuola Milan, un prospetto dal talento cristallino e dal sicuro avvenire, sul quale investire in chiave presente ed in ottica futura. Ultima stagione in prestito al Trento, cartellino di proprietà del Vicenza, il giovane estremo difensore ha conquistato il Guanto d'Oro negli ultimi Mondiali Under 20 in Argentina. Miglior interprete del ruolo, per continuità e qualità di rendimento nell'Italia di Nunziata, capace di impressionare positivamente operatori di mercato e addetti ai lavori, giungendo fino alla finale prima di vedere infranto il sogno iridato contro l'Uruguay.
ESCLUSIVA
Ag. Desplanches-Mediagol: “Milan e Donnarumma, ecco Sebastiano. Come Ederson…”
Fumata bianca e visite mediche a Torino per Desplanches, che firmerà nelle prossime ore il contratto che lo legherà al club di viale del Fante fino al 30 giugno 2028. Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l'agente del giovane estremo difensore originario di Novara, Tiberio Cavalleri, ha illustrato le sue caratteristiche. "Lui è un portiere giovanissimo ma già molto maturo, umanamente e calcisticamente, per la sua età. Ha fatto la trafila nel settore giovanile del Milan, si allenava col preparatore Alfredo Magni e con Gigio Donnarumma con cui aveva un ottimo rapporto. Godeva già di ottima considerazione, aveva i tratti da predestinato. Ritratto sul piano tecnico? Sebastiano è un portiere moderno, il prototipo dell’estremo difensore di personalità e dai piedi molto educati, funge da playmaker aggiunto alla sorgente del primo possesso, piace molto agli allenatori che amano la costruzione del gioco dal basso. Conferisce limpidezza allo sviluppo dsl giropalla difensivo e ti assicura superiorità numerica perché diventa un giocatore di movimento in più con la palla al piede. Lo scouting del City Group l’ha apprezzato subito, perché come modello di profilo é simile ad Ederson del Manchester di Guardiola, sono anche entrambi mancini", le sue parole.
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