serie d

A tutto Sagramola: “Il centro sportivo, l’azionariato popolare e il Palermo femminile. Ecco il nostro unico errore”

Le parole dell'amministratore delegato del Palermo in merito al periodo che sta vivendo il club rosanero

Mediagol52

Le parole di Rinaldo Sagramola.

Il Palermo è reduce dal pareggio contro il San Tommaso nel corso dell'ultima giornata di campionato, ma nonostante la mancata vittoria è riuscita a mantenere ugualmente il primo posto in classifica. A commentare il periodo del club rosanero è intervenuto Rinaldo Sagramola, amministratore delegato del club, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di TRM durante la trasmissione Siamo Aquile:

"Il nuovo stadio va rivisto in chiave moderna, per aumentare il comfort a disposizione dei tifosi e per offrire nuove possibilità di lavoro. Il centro sportivo è un investimento nel lungo periodo perché migliora la rese del tuo lavoro tecnico. I giovani crescono di più guardando i 'grandi'. Tra i ragazzi e le ragazze occupiamo quatto centri diversi: spendi di più e lavori in modo peggiore. Disporre di un centro è un obiettivo importante e dichiarato fin dal primo momento. Ci stiamo lavorando, abbiamo fatto delle richieste all'amministrazione comunale per alcuni terreni in città e in comuni vicini come Terrasini o Monreale. Vogliamo costruire una casa per tutti i giovani del Palermo. Con l'azionariato popolare si è data la possibilità di partecipare attivamente alla vita della società, non tanto per raccogliere fondi ma per far comprendere che siamo una società trasparente. Ci siamo dotati di un collegio sindacale, che è un vantaggio per i terzi che investono. Non si tratta di una gestione collegiale, c'è sempre qualcuno che prende le decisioni".

Sulla squadra femminile del Palermo: "Un movimento in forte crescita, vogliamo esserci anche noi. Siamo orgogliosi di avere una squadra importanti, partendo dalla base della Ludos. Vogliamo crescere anche come numero di iscritti, abbiamo circa 80 ragazze e una bella struttura. Anche per loro vogliamo costruire un centro sportivo, al momento giocano a Carini. Siamo soddisfatti, speriamo di poter ottenere soddisfazioni".

Sulla crisi del movimento calcistico siciliano: "Il calcio siciliano ha vissuto un periodo d'oro con tre squadre in Serie A. Bisogna avere la consapevolezza delle proprie dimensioni. Gli investimenti devono essere in linea con le tue capacità. La Sicilia è una regione importante che ha le capacità di tornare ad un livello calcistico importante e più qualificante. A me interessa che il Palermo arrivi il prima possibile in Serie A".

Infine, su un possibile errore commesso: "Errori? Sono pieno di difetti ma faccio fatica a trovare errori. Se c'è stato un errore, è stato quello di un eccesso di modestia. Non è detto che lasceremo se e quando arriverà qualcuno di importante. Più restiamo più vogliamo tenere il Palermo in mano, le risorse arriveranno da sole. La società ha dato l'idea di essere di passaggio, ma lo siamo tutti. Siamo di passaggio perché la vita è così, non abbiamo nessuna volontà di mollare o di essere semplici traghettatori. Di Piazza vive meno le tensioni, ma con molta più agitazione. Ogni tanto esce con qualche dichiarazione poco attenta, ma c'è tanto entusiasmo anche da parte sua".