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Zenga: “Conte un mostro, ma Juventus inarrivabile. Ancelotti in discussione? Solo in Italia poteva succedere”

Le parole dell'ex Inter, Walter Zenga, in vista della delicata sfida di questa sera tra la formazione di Gennaro Gattuso e quella di Antonio Conte

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Il campionato entra nel vivo.

Dopo la sosta natalizia, la Serie A, è pronta a riprendersi la scena. Tra i match più attesi della 18^ giornata c'è, di certo, quello fra Napoli e Inter: sfida che metterà difronte due squadre reduci da momenti diametralmente diversi, ma accomunate dalla stessa necessità di conquistare punti. Se gli uomini di Antonio Conte saranno chiamati necessariamente alla vittoria per non perdere la vetta della classifica, gli azzurri, dal canto loro, non potranno compiere ulteriori passi falsi dopo il lungo periodo buio recentemente vissuto - e culminato con l'esonero di Carlo Ancelotti. Obiettivo, di certo, non tra i più semplici per i partenopei. Lo sa Walter Zenga che, intervistato ai microfoni del "Corriere dello Sport",  ha parlato della delicata sfida tra Napoli e Inter in programma questa sera alle 20:45 allo stadio "San Paolo".

"Conte è un mostro, il 3-5-2 uno spettacolo unico. Il lavoro di terzini e centrocampisti è straordinario, automatismi che rendono imprevedibili gli schemi. Contro l’Inter se accetti l’uno contro uno ti fanno male, hanno attaccanti fantastici. Se li lasci fare e concedi il pallino, hanno varianti di gioco che spesso ti impallinano. Conte accorcia i tempi come se ci lavorasse da anni e non da mesi. Tu pensi di prendere un play o qualcosa del genere, invece ti ritrovi un profilo di spessore internazionale. Sensi dialoga con Lautaro e Lukaku, si inserisce, prende la porta, ha enorme personalità, uno vero. Il suo ritorno a pieno regime diventa fondamentale. Vidal? La torta avrebbe un sapore ancora più buono. Perché tu hai dato un senso alla presenza di Borja Valero, Gagliardini e Vecino, poi ti accorgi che manca un tizio per un maggiore e migliore spessore europeo. Chi meglio di Vidal?".

Zenga però, sulla favorita per lo scudetto, non ha dubbi: "La Juve è inarrivabile, non ti sto raccontando una cosa nuova ma quell’organico consente di avere mille soluzioni. Secondo me dipenderà dalla Champions, dalle evoluzioni legate al trofeo che aspettano da un vita. Certo, anche l’Inter avrà l’Europa League: si gioca il giovedì sera, chissà quando si rientra da un lungo viaggio. Però, fidati, anche in questo caso Conte saprà gestire. Sono straconvinto che resterà attaccato, attaccatissimo, fino alla fine. Mettila così: Juve favorita ma con Conte sempre a ridosso, a braccetto, accanto a Sarri".

Chiosa finale su Ancelotti, approdato sulla panchina dell'Everton dopo l'esonero al Napoli avvenuto lo scorso dicembre: “In Italia siamo strani, soltanto noi possiamo mettere in discussione uno come Carlo Ancelotti. Mi dirai: i risultati, la crisi, tutto quello che vuoi. Ma Ancelotti è Ancelotti, non si discute. Poi io adoro Gattuso: la sua voglia e la sua carica, il lavoro centellinato. Per l’Inter non sarà un semplice impatto con il 2020”.