Nativo di Fiesole e grande tifoso della Fiorentina.
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Viviano-Mediagol: “Il crollo del Palermo di Zamparini? Ecco i suoi errori, sono rimasto stupito perché…”
L'intervista esclusiva concessa da Emiliano Viviano, ex Inter, Sampdoria, Palermo e Fiorentina, alla redazione di Mediagol.it
Cuore viola in campo e sugli spalti, Emiliano Viviano ha coronato nella stagione calcistica 2012-2013 il sogno di difendere la porta della compagine gigliata. L'annata precedente, o meglio la seconda parte del campionato 2011-2012, il classe 1985 l'ha vissuta a Palermo via Inter con il club rosanero che investì ben 5 milioni di euro per rilevare la metà del suo cartellino dal Genoa. Contratto quadriennale che sembrava l'inizio di un lungo idillio professionale, ma le cose andarono decisamente in modo diverso. Venti presenze, una salvezza tranquilla a fine stagione , con la formazione siciliana traghettata da Bortolo Mutti, terzo allenatore di quel campionato dopo Stefano Pioli e Devis Mangia. Il Palermo di Zamparini iniziava una parabola discendente dopo aver raggiunto appena dodici mesi addietro la finale di Tim Cup persa all'Olimpico contro l'Inter post Triplete. Le strade del classe 1985 e del club rosanero si separarono dopo appena sei mesi ma il ragazzo toscano è riuscito a lasciare un segno profondo in termini di affetto e stima con la tifoseria del capoluogo siciliano in virtù di eccellenti doti umane ancor prima che tecniche. Emiliano Viviano ripercorre quel frangente della sua carriera, soffermandosi sul declino della vecchia proprietà della società di Viale Del Fante, allora targata Maurizio Zamparini, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
"Epilogo amaro del Palermo? Ho un ricordo positivo della mia esperienza in rosanero anche se sono stato poco effettivamente in squadra, mezza stagione e poi qualche ritiro estivo in attesa di trovare nuove sistemazioni. Non mi aspettavo questa involuzione progressiva, questo finale triste sul piano societario perché, nonostante i mille difetti di Zamparini, lui aveva inizialmente sempre puntato in alto spendendo molti soldi. Sono convinto che il calcio vada affrontato in maniera seria ed equilibrata. La carriera presidenziale di Maurizio Zamparini si è contraddistinta per un continuo cambiare allenatori, giocatori, dirigenti, medici e tutto questo non porta a buoni presupposti in termini di programmazione e stabilità. Obiettivamente, però, non immaginavo neanche che addirittura il club rosanero arrivasse al fallimento. Palermo si merita palcoscenici diversi e spero nel più breve tempo possibile possa tornare dove merita di stare".
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