"Il Palermo contro il Palermo. Vecchio, si intende".
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Vecchio Palermo: la curatela fallimentare si costituisce parte civile contro gli ex amministratori. Zamparini, Giammarva e altri cinque imputati
Le ipotesi di reato vanno dal falso in bilancio alle false comunicazioni sociali, passando per l'autoriciclaggio. In nodo centrale riguarda l'affare Mepal
Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, parlando del delle questioni giudiziari a carico dell'U.S. Città di Palermo, società dissolta lo scorso 18 ottobre. La curatela fallimentare si sarebbe costituita parte civile nel procedimento che, tra l'altro, vede imputati sei tra ex amministratori, ex sindaci e stretti collaboratori dell’ex presidente del club, Maurizio Zamparini. Le ipotesi di reato vanno dal falso in bilancio alle false comunicazioni sociali. Ma anche autoriciclaggio.
Il nodo più intricato riguarda l'affare Mepal, società proprietaria del marchio: "È su questo aspetto che i curatori fallimentari, Gabriele Palazzotto e Calogero Pisciotta, autorizzati dal giudice delegato Gabriella Giammona, ritengono di dover agire contro coloro che, nell’ottica dei pm Dario Scaletta, Andrea Fusco e Francesca Dessì, contribuirono a commettere una serie di reati", si legge sul quotidiano.
Il processo Zamparini 'marcia' da solo, ma adesso, qualora i due procedimenti dovessero esser riuniti, l'ex patron potrebbe essere raggiunto dagli altri sei imputati: l’ex presidente rosanero Giovanni Giammarva, gli ex sindaci Enzo Caimi, Michele Vendrame e Andrea Favatella; Alessandra Bonometti, segretaria del gruppo Zamparini, e il commercialista Anastasio Morosi.
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