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"Promozione del Palermo in C? Una grande soddisfazione. Noi tifosi del Palermo attendevamo solo questo. Poi, è ovvio che questa storia non si possa fermare qui".
Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica da Gaetano Vasari. L'ex esterno d'attacco di Palermo, Trapani e Sampdoria ha poi proseguito soffermandosi sulla formazione rosanero, che a giorni attende l'ufficialità del passaggio ai professionisti: "La città e la tifoseria meritano ben altro. Ed è naturale che con un presidente così innamorato del calcio e del Palermo ci dobbiamo attendere qualcosa d'altro, nei prossimi anni".
Per Vasari, palermitano doc, la maglia rosanero è sempre al centro dei suo pensieri: "Col Palermo, avrei mille storie meravigliose da raccontare. Sono emozioni che difficilmente possono essere descritte a parole. Se devo sceglierne una, però, non ho dubbi: la promozione in serie A. L'avevo promessa a mio padre, prima che morisse. Un ricordo che mi porterò dentro per tutta la vita".
Diverse stagioni ad alto livello e la convocazione in azzurro sfiorata: "Non avrei potuto desiderare di meglio. Ma un rammarico ce l'ho. Sono arrivato molto vicino alla maglia della Nazionale. L'ho sfiorata, ma non l'ho mai vestita. Peccato: mi sarebbe piaciuto molto provare questa emozione".
Qualità, tecnica e velocità, queste la migliori doti di Vasari: "Cosa penso del fatto che di me si diceva che se avessi puntato la porta anziché la bandierina sarai andato in Nazionale? È vero. Magari all'inizio della carriera pensavo troppo al cross. Poi, con Arcoleo e Ventura qualche gol l'ho fatto".
Infine, l'ex esterno d'attacco rosanero si è soffermato sul Trapani: "Se seguo i granata? Con grande interesse. Sono molto dispiaciuto a sapere che la società abbia problemi. Mi ha fatto molto male leggere le difficoltà in cui navigano i colori granata. Meriterebbero un proprietario profondamente legato alla squadra", ha concluso Vasari.
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