“Nonostante l’intero mondo del calcio sia in difficoltà ed in confusione il Palermo sta dimostrando con i fatti di avere un’organizzazione straordinaria e non ha nulla da invidiare ai top club della Serie A".
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Vaccaro: “Palermo top club, nulla da invidiare alle società di Serie A. Che emozione tornare ad allenarsi al Barbera!”
"Anche se da lontano rivedere i miei compagni dopo tanto tempo mi ha dato la consapevolezza che forse la fine di questo incubo sia più vicina"
Questo il pensiero di Francesco Vaccaro, terzino del Palermo, intervistato dal sito ufficiale del club di viale del Fante. Il mancino ex Team Altamura ha poi proseguito raccontano come la società rosanero ha assistito tutti i tesserati in questo periodo di emergenza sanitaria: "Durante questi due mesi di isolamento noi calciatori siamo stati costantemente seguiti e tutelati anche dal punto di vista economico, a differenza di molti colleghi di altre squadre che sono in seria emergenza. Dopo aver consegnato le cyclette per proseguire al meglio la preparazione a casa, adesso la Società ci ha dato la possibilità di poter utilizzare il campo del Barbera per svolgere sedute individuali facoltative seguendo il programma del preparatore atletico, un’ottima alternativa per non essere costretti a correre in un affollato parco pubblico con i rischi del caso”.
Dalla giornata di ieri per i calciatori del Palermo stato possibile allenarsi allo stadio, naturalmente rispettando tutte le misure per evitare il contagio: “Ieri sono arrivato allo stadio molto presto per godermi ogni momento subito dopo capitan Santana che è sempre il primo ad arrivare al campo ed è un esempio fondamentale per tutti noi - ha raccontato Vaccaro -. Le condizioni del terreno di gioco sono spettacolari, sembra di essere in uno stadio inglese, peccato che purtroppo dovremo aspettare ancora per poter disputare una gara. Tornare al Barbera è stato davvero emozionante e molto utile per l’umore e per la mente. Anche se da lontano rivedere i miei compagni dopo tanto tempo mi ha dato la consapevolezza che forse la fine di questo incubo sia più vicina. Sul futuro restano molti interrogativi e timori, faccio ancora fatica ad immaginare come cambieranno le nostre vite. In queste settimane di clausura ho avuto la fortuna di non essere da solo, io abito insieme a Felici, Ferrante e Lucca, in compagnia il tempo è trascorso più velocemente".
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