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UEFA, Gravina: “Superlega? Fulmine a ciel sereno, saranno difesi i valori dello sport”

UEFA, Gravina: “Superlega? Fulmine a ciel sereno, saranno difesi i valori dello sport”

Ecco le parole del nuovo membro del comitato esecutivo della UEFA

Mediagol8

Gabriele Gravina è intervenuto a margine dell'elezioni per il comitato esecutivo della UEFA.

Il numero uno della FIGC è stato ufficialmente eletto a nuovo membro della assemblea esecutiva dell'unione calcistica europea, riscontrando ben 53 presìferenze su 55 votanti. Un voto quasi del tutto unanime, che ha visto il presidente della Federcalcio entrare nel comitato dell'UEFA in un momento particolarmente significativo per il football europeo. L'istituzione della Superlega da parte dei 12 club fondatori, infatti, ha provocato un vero e proprio terremoto nelle logiche sportive previste dall'organizzazione per i prossimi anni.

Queste le parole rilasciate da Gravina, intervenuto proprio in merito alla sua elezione e alla creazione di questo nuova competizione europea: “È stata un’elezione importante. Aldilà del valore relativo, quello che conta è il valore assoluto. 53 voti su 55 di federazioni europee è un risultato mai accaduto, è una gratificazione per il calcio italiano. Permettetemi di condividerlo con l’Italia. Io sono solo portavoce e testimone dei valori della nostra nazione. Credo di aver vissuto questi due anni in una continua emergenza, affronteremo tutto questo con la solita competenza. È stato un fulmine a ciel sereno, qualche avvisaglia si percepiva ma sia nei modi che nei tempi, non ci aspettavamo una reazione così violenta. Vorrei ringraziare tutti coloro che stanno costruendo un muro invalicabile, per me conta chi ama il valore del calcio".

"Capisco che stiano vivendo momenti difficili come tutte le squadre italiane. Nel mio ruolo io farò di tutto perché ci sia un’accelerazione, sotto il profilo della riforma e soprattutto sotto il profilo del controllo dei costi, non è pensabile che si possa far passare come un progetto innovativo. Juventus, Milan e Inter? Il nostro compito non è difendere gli scudetti ma i valori dello sport. Rispettare il radicamento sul nostro territorio del valore della competizione sportiva, non possiamo offuscare i sacrifici di una filiera straordinaria a partire dilettanti. Il calcio è un luogo che appartiene alla gente, ai tifosi. La risposta di oggi dimostra e sottoscrive la nostra capacità di essere presenti e di essere un riferimento importante per il calcio europeo”.