"Mi lusinga essere accostato a un club come l'Inter".
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Udinese, De Paul scopre le carte: “Io all’Inter? Rispondo così. Lautaro mi parla bene di Conte”. E su Dybala…
Le dichiarazioni rilasciate dal calciatore di proprietà dell'Udinese in merito ad un suo possibile trasferimento all'Inter
Parola di Rodrigo De Paul. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', il talentuoso centrocampista di proprietà dell'Udinese, già in estate accostato a più riprese all'Inter di Suning, si è espresso sulla possibilità di approdare alla corte di Antonio Conte. "Cerco di non stare dietro alle voci, ma significa che sto facendo bene. Non conosco personalmente Conte, ma è uno che ha vinto alla Juventus e al Chelsea. Lautaro mi dice che dà tanta carica e lavora bene. A Lautaro è servito molto il primo anno all’Inter, io sapevo che era così forte. Ora la mia testa è a Udine, anzi alla Lazio. Sono concentrato sulla prossima partita, ho sempre dato tutto per l'Udinese e continuerò a farlo", sono state le sue parole.
Ma non solo; diversi sono stati, infatti, i temi trattati dal classe 1994, che fin qui con la maglia bianconera ha collezionato undici presenze tra campionato e Coppa Italia, mettendo a segno una rete: dalle prestazioni offerte fin qui dal connazionale Paulo Dybala con la maglia della Juventus, al suo momento.
"Dybala è uno che risolve le partite e la Juventus ha fatto bene a tenerlo. Messi? Non ho mai visto un calciatore del genere ed è una bella persona. L'Argentina è un gran gruppo, facciamo pure le vacanze insieme - ha dichiarato -. L'anno scorso ho messo a segno sei gol in tredici giornata e quest'anno solo uno? In quel periodo con Velazquez giocavo in una posizione più avanzata, esterno alto a sinistra in un 4-3-3 e comunque a ridosso delle punte. Quindi tiravo anche di più. Ora faccio la mezzala che è il ruolo che prediligo, anche un assist mi rende felice. Non credo che la tifoseria sia scontenta di me, sa che sto dando il massimo. L’esonero di Tudor? Dopo le due sconfitte con Atalanta e Roma forse qualcosa si era spezzato. Ma la colpa è stata, innanzitutto, nostra. Gotti ci ha dato serenità, spiega le cose tranquillamente", ha concluso De Paul.
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