serie b

Tuttolomondo: “Stipendi? La squadra sarà soddisfatta. Ai tifosi del Palermo risponderò con i fatti”

Il direttore finanziario di Arkus Network ha commentato l'attuale situazione che sta attraversando il club rosanero

Mediagol52

Parla Salvatore Tuttolomondo.

Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, il direttore finanziario di Arkus Network ha commentato il momento di caos del Palermo, che attualmente non risulta iscritto al prossimo campionato di serie B e sembra dunque destinato alla retrocessione in serie D.

Queste le sue dichiarazioni: "Il Palermo non si iscriverà al prossimo campionato di serie B? Non è così. Questo lo sta sostenendo lei. Per quanto riguarda la fideiussione, l’ho già spiegato, abbiamo subito una truffa che è stata oggetto di denuncia. Io non ho detto che gli stipendi sono stati pagati. Martedì mattina sapevo come stavano le cose. Lucchesi il lunedì pomeriggio alle 17 ha detto una cosa corretta, poi sono successe cose esterne al nostro operato. I soldi c’erano e ci sono ancora. La banca ha detto i bonifici non erano stati disposti per la mancata provvista prevista. Oggi il nostro primo interesse non è rispondere alla piazza, ma agli organi preposti per l’iscrizione al campionato di Serie B. La multa di 500.000 euro alla FIGC? Non è stata pagata. Ma i soldi sono accantonati, per la multa così come per gli stipendi. I pagamenti sono stati sospesi per una forma di autotutela dopo che siamo stati truffati con la vicenda della fideiussione Lev Ins che non ci è stata inviata dal broker. Stipendi? La squadra come tutti i creditori sarà soddisfatta. Il primo obiettivo è assicurare l’iscrizione. La mancata iscrizione passa da una serie di passaggi. C’è ancora adeguato spazio temporale. Siamo i proprietari del Palermo. Faremo fronte a tutti gli impegni. Per noi gli stipendi sono debiti come altri. Pagheremo tutti i creditori del Palermo con le dovute forme tecniche. Io non scappo da Palermo, ma sicuramente non vado per trovare una serie di facinorosi. Camilleri è stato oggetto di denuncia in sede penale. Ribadisco con determinazione che non è come ha raccontato il broker. La città di Palermo dovrà rivedere la posizione nei nostri confronti, risponderò con i fatti".

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