Salvatore Tuttolomondo fa il punto sulle ultime mosse della società.
serie b
Tuttolomondo: “Noi legittimati dalla FIGC, non perdiamo tempo. I bonifici…”
La verità di Salvatore Tuttolomondo in merito al caos che ha coinvolto nelle ultime ore il Palermo
Il direttore finanziario di Arkus Network è intervenuto in una sorta di video conferenza insieme al direttore generale rosanero Fabrizio Lucchesi e a due esponenti di Lev Ins, compagnia che avrebbe dovuto emettere la fideiussione necessaria a garantire al Palermo l’iscrizione al campionato di Serie B entro il termine perentorio del 24 giugno, ma che per problemi relativi a terzi sembra averla emessa nella giornata di ieri. Di seguito le sue dichiarazioni in merito alla polizza ed altri temi relativi al caos in cui si trovano i siciliani.
“La polizza fideiussoria è stata già emessa ed è a disposizione del Palermo Calcio e dei suoi organi amministrativi, già da ieri notificata a mezzo pec. È una bozza al solo fine di essere previamente consultata dai competenti organi federali, una bozza perché l'organo amministrativo attuale o futuro che sia metta nelle condizioni di valutare tutto serenamente e con immediatezza. Mi pare che si tenti di fare inopinatamente trascorrere il tempo fino ad arrivare al 4 o al 5 luglio. Noi non facciamo trascorrere alcun tempo a gratis, il Palermo Calcio non ha tempo e ha la necessità impellente di mostrare anche ai suoi esponenti della proprietà che siamo all'altezza del compito. Non ci si venga a dire che bisogna parlare con una proprietà riconosciuta come tale, noi abbiamo ottenuto il riconoscimento dalla Figc. Siamo legittimati a gestire la proprietà e l'organo gestorio dello stesso Palermo Calcio. Bonifici bancari? Non è del tutto così, noi a garanzia della copertura del pagamento dei cosiddetti bonifici per le competenze dei calciatori e quant'altro c'erano e sono ancora lì dov'erano quel giorno e ci sono ancora. È però evidente che in quella vicenda un minimo di autotutela dell'investitore, che saremmo noi, abbiamo dovuto fare le nostre verifiche”.
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