"Allenatori e calciatori dovranno essere vaccinati a tempo debito".
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Tottenham, Mourinho e il vaccino anti Covid-19 in Premier League: “Ci sono persone molto più a rischio dei calciatori”
Le forti dichiarazioni dello Special One
Questa la chiara sentenza di Jose Mourinho, intervenuto in merito all'acceso dibattito legato alle vaccinazioni anti-Covid 19 che nelle ultime ore sta tenendo banco nel Regno Unito. L'ipotesi - nata in seguito al rilevante numero di gare di Premier League rinviate - sarebbe quella di sottoporre giocatori e staff tecnico di tutti i club ad un massiccio intervento di protezione contro il Coronavirus. Molti protagonisti del mondo del pallone britannico si sono trovati favorevoli a questa possibilità, avvalorandola oltremodo con parole di sostegno ad un panorama che - aldilà della Manica - conta davvero tanto.
Decisamente contrario, invece, il tecnico del Tottenham, che ha rilasciato delle forti dichiarazioni in cui si è detto assolutamente contro ogni tipo di vaccinazione destinata ad allenatori e calciatori. Secondo lo Special One - riporta il noto quotidiano spagnolo As - la priorità dovrebbe essere data ad operatori sanitari e persone anziane, così da preservare una parte della popolazione particolarmente esposta e vulnerabile, o che svolge un ruolo delicato ed imprescindibile, ad alto coefficiente di rischio, a tutela della salute pubblica.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Non sono d'accordo. Forse è sorprendente, forse ci sono persone che non sono d'accordo con me, ma io la penso esattamente così - ha proseguito l'ex tecnico dell'Inter del Triplete -. Ci sono molte persone in pericolo maggiore di noi e soprattutto i giovani calciatori. Credo che le persone che sono in prima linea ogni giorno, come il personale sanitario, gli anziani, ovviamente, dovrebbero avere la priorità. Ma è solo la mia opinione", ha concluso Mourinho.
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