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Torino-Cagliari, Maran: “Vogliamo difendere il nostro angolo di paradiso. Granata in crisi? Non mi fido di questi momenti”

Le dichiarazioni del tecnico rossoblu, Rolando Maran, alla vigilia della sfida contro il Torino di Walter Mazzarri

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Il Cagliari si prepara alla delicata trasferta di Torino.

Dopo il convincente successo maturato contro la Spal, la formazione rossoblu è pronta a scendere in campo per affrontare al "Grande Torino" gli uomini di Walter Mazzarri, nella sfida valida per la nona giornata di Serie A. Test che metterà di fronte due squadre reduci da momenti diametralmente opposti: se i sardi dopo la vittoria sulla compagine ferrarese sono in piena zona Europa League e pronti a mantenere l'ottimo ruolino di marcia, il Toro, al contrario, è alla disperata ricerca di punti che possano consentirgli di invertire il proprio trend negativo. Intervenuto alla vigilia della sfida, il tecnico Rolando Maran, ha analizzato il momento vissuto dalla sua squadra soffermandosi inoltre sull'undici che domani potrebbe scendere in campo.

"La settimana è andata bene, abbiamo lavorato agli stessi ritmi di sempre. Credo che il momento molto positivo non ha inciso sui carichi, ma l'entusiasmo può essere una leva importante: ma l'applicazione dei ragazzi è stata quella solita, c'è voglia di stare sul pezzo. Nandez si è allenato, Cacciatore e Lykogiannis preferisco non convocarli, per mettere allenamenti nelle gambe. Oltre a Ragatzu febbricitante. Gol? Lo auspicavo, perché sapevo che l'approccio della squadra in fase realizzativa sarebbe stato comunque buono da parte di tutti. Non mi fido molto dei momenti delle squadre, perché alla fine bisogna vivere la gara con la giusta capacità di coglierne tutti gli aspetti. Il Torino è una delle squadre più forti del campionato, dovremo essere bravi a opporci a loro".

L'allenatore si è poi soffermato sul momento particolarmente positivo vissuto dal Cagliari: "Credo che il segreto sia la compattezza, è figlia di un equilibrio cercato e del voler essere propositivi: lo dico sempre ai ragazzi, sennò la Serie A non ti perdona. Nelle due fasi dobbiamo trovare compattezza e i giusti equilibri.Non guardiamo assolutamente la classifica. Siamo noi che dobbiamo superare i giusti step, ci stiamo regalando un angolo di paradiso e dobbiamo concentrarci a difenderlo fino alla fine. Se prepariamo la gara in base all'avversario, rischiamo di sbagliare. L'obiettivo imminente è quello di domani, a Torino. Ogni gara deve essere una continua conquista di qualcosa, credo che sia questo sia il giusto animo: abbiamo dentro di noi tutto quel che ci serve".

"Sovraesposizione mediatica? È giusto che ci sia - ha ammesso Maran - le gratificazioni se canalizzate nel modo giusto possono dare le giuste motivazioni per diventare più bravo. Personalmente a me non piace tanto, ma questo è un altro discorso (ride, ndr). Dobbiamo avere rispetto degli avversari, specie perché sono una delle squadre più attrezzate della Serie A, ma sappiamo di avere i mezzi per fare bene durante la gara. Turnover? L'ho detto anche domenica dopo la partita: sono in tanti a scalpitare e questo è un buon segno, perché ognuno vuol dare il proprio contributo. Ben venga questo sentimento, davanti a una settimana con tre partite. Faragò? Lo ripeto, non pensavo che fosse così pronto: non cambia molto rispetto alla settimana scorsa. Quindi direi di sì. Mi piace la voglia della squadra di non voler mollare mai, restando attaccato ai momenti della partita. Possiamo crescere sulla capacità di essere più pericolosi, soprattutto di concretizzare una mole di gioco così corposa".