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Terlizzi-Mediagol: “Bravo Accardi, scelta di cuore. Palermo ha progetto serio. Il mio futuro? Non mi prostituisco…”

Christian Terlizzi ai tempi del Palermo

L'intervista esclusiva concessa da Christian Terlizzi, ex difensore del Palermo, alla redazione di Mediagol.it

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La retroguardia del Palermo attuale capolista del girone I del campionato di Serie D, la scelta di cuore di Andrea Accardi, le stimolanti prospettive di un futuro ancora nel mondo del calcio dopo il ritiro dall'attività agonistica. Christian Terlizzi, pilastro e talento emergente di un Palermo che si affacciava prepotentemente nell'olimpo del panorama professionistico, si è raccontato sul piano umano e professionale, affrontando numerose tematiche, nel corso di un'interessante intervista concessa alla redazione di Mediagol.it.   

"Il profondo legame di Accardi con il club rosanero? Conosco molto bene Andrea e credo che abbia fatto una scelta di vita, abbiamo giocato insieme a Trapani. Da palermitano ha deciso di indossare ancora la maglia del Palermo senza guardare alla categoria, un pensiero che condivido, anche perché in passato l'ho fatto anche io. Devi andare sempre dove ti porta il cuore e dove capisci che puoi lasciare un segno, lui ha trovato la sua realtà e una sua dimensione, lo ha dimostrato con i fatti restando in una categoria che non appartiene né a lui né al Palermo.  Il reparto difensivo attuale andrebbe bene anche per un campionato di vertice in C? Direi che la Serie C è un campionato a parte, un altro mondo. Si alza un po' il livello, più che i difensori centrali bravi devi avere i quinti una spanna sopra gli altri, perché sono loro che possono fare la differenza. Possiamo fare l'esempio dell'Inter che nonostante parte con la difesa a 3 non gioca realmente con quel modulo (3-5-2), la difesa a tre se interpretata nella sua accezione più pura, con i centrali più larghi e gli esterni alti, ti consente di uscire meglio palla al piede in sede di primo palleggio. Se gli esterni si schiacciano troppo finisci per difendere a cinque e perdere l'indole propositiva,   l'unico che lo eseguiva in pieno era Walter Mazzarri con il suo Napoli. Futuro professionale a Palermo? Non ho bisogno di essere coinvolto perché sono molto legato alla dirigenza rosanero e quindi spesso riesco a sentirmi e confrontarmi, amichevolmente ed in modo proficuo,  con loro. Sagramola mi ha cresciuto alla Lodigiani e grazie a lui ho anche esordito in C1 e poi l'ho ritrovato a Palermo, con Rinaudo siamo stati compagni e ho un ottimo rapporto. Mi sento spesso con il direttore anche per altre questioni, sono andato a trovarli in sede nelle scorse settimane. Il Palermo va aiutato come anche la nuova società che ci ha messo la faccia e ha un progetto importante, troppo facile criticare. In molti mi hanno detto che per la mia personalità e per la mia conoscenza potrei fare il direttore sportivo o l'allenatore. Io vorrei fare l'allenatore perché ho tanto vissuto in campo e ho avuto tecnici di grande spessore, quindi  potrei dare una grande mano ai ragazzi e trasmettere tutto quello che mi hanno insegnato ed ho assimilato. Credo che per un ex calciatore sia fondamentale rivivere il campo perché direi che ti senti a casa, mi sono state fatte un po' di proposte. Il mio obiettivo è accettare soltanto un progetto serio senza pensare al lato economico, non voglio prostituirmi professionalmente come hanno fatto tanti altri".