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Tacopina-Mediagol: “Amo il Palermo, a Brooklyn è la squadra del cuore. Club rosa top, mi è sempre interessato, l’investitore e l’incontro con Di Piazza…”

L'intervista esclusiva concessa dal noto legale statunitense ed ex presidente del Venezia, Joe Tacopina, alla redazione di Mediagol.it

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Sentieri spesso paralleli, talvolta costretti ad incrociarsi ma mai definitivamente a congiungersi.

Le strade e le storie di Joe Tacopina e del Palermo sovente si sono sfiorate, senza trovare punti di comune convergenza, anzi, spesso il destino ha posto il manager statunitense in posizione fisiologicamente conflittuale a quella del club rosanero. Come la scorsa estate, quando nel corso del calvario della vecchia proprietà di Viale del Fante firmato Arkus Network, il legale americano aveva più volte sollevato dubbi e perplessità in merito alla solidità ed alla solvibilità dei vertici della società siciliana. Sospetti purtroppo poi rivelatisi fondati alla luce della mancata iscrizione al campionato di Serie B ed alla cancellazione del vecchio Palermo dai quadri professionistici federali. A beneficiare di tale esclusione fu poi proprio il Venezia di Joe Tacopina che ottenne il ripescaggio nel torneo cadetto evitando così la retrocessione maturata sul campo dopo il playout perso contro la Salernitana. Oggi il club rosanero è ripartito dalla Serie D su basi trasparenti e solide, con il duo Mirri-Di Piazza capace di riaccendere entusiasmo e senso di appartenenza nel pubblico rosanero, con il binomio Sagramola-Castagnini abile a costruire una rosa che Pergolizzi ha guidato saldamente alla conquista della promozione in Serie C. Le frizioni deflagrate nelle ultime settimane tra il presidente del nuovo Palermo e l'immobiliarista americano, con tanto di esternazioni pubbliche a mezzo social e dimissioni di Di Piazza dalla carica di vicepresidente, hanno parzialmente inficiato il clima idilliaco e l'armonia in seno al club proprio in sede di programmazione della prossima stagione calcistica. In virtù degli ottimi rapporti con Tony Di Piazza, la figura di Joe Tacopina è tornata fortemente di attualità in qualità di possibile profilo collettore e fiduciario che possa potenzialmente reperire nuovi investitori interessati al progetto Palermo. L'ex presidente del Venezia, protagonista di numerosi confronti ed interlocuzioni sul tema con lo stesso Di Piazza, già lo scorso gennaio aveva sondato la posizione dell'attuale proprietà rispetto a questa ipotesi, come conferma nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it. 

"Al netto delle vicissitudini calcistiche e societarie recenti delle vecchia proprietà rosanero, che ha incrociato il suo destino con quello del Venezia,  io amo sinceramente Palermo, amo la gente e la squadra. Com'è noto, io sono nato a New York. A Brooklyn la maggior parte dei ragazzi che hanno una fede ed una sana passione calcistica, porta nel cuore i colori rosanero. Palermo lì è come se fosse una squadra locale, per via della presenza di tanti siciliani emigrati. Gente appassionata, persone che sostengono il club con amore a distanza. Questo club, il Palermo, deve ambire ad essere il migliore, a raggiungere alti livelli sotto ogni punto di vista, specialmente sul piano del coinvolgimento della tifoseria. Ogni volta che incontro in giro per il mondo persone che hanno il Palermo nel cuore, mi chiedono sistematicamente ‘Joe,compra il Palermo, compra il Palermo!’. Con tutta onestà, posso affermare che questa è una prospettiva che mi è sempre interessata. Credo fortemente che il potenziale del Palermo sia enorme sotto tutti i punti di vista. I tifosi del Palermo meritano una squadra che torni a primeggiare tra le grandi del calcio italiano e non solo. A gennaio ho incontrato anche Tony Di Piazza. A dire il vero, abbiamo parlato e ci siamo confrontati in diverse occasioni negli ultimi mesi. Mi sono sempre relazionato con lui,  consigli, suggerimenti, finalizzati a condividere certe prospettive comuni. Sì, un incontro effettivo è avvenuto a gennaio, perché io avevo un rapporto stretto con un investitore che era abbastanza interessato a rilevare il Palermo. Così mi sono iniziato a muovere, per sondare il terreno e capire la situazione. Di Piazza mi ha parlato un po’ della struttura del club, della partnership con Mirri e abbiamo discusso per quanto riguarda l'attuale ripartizione delle quote societarie. Sfortunatamente, la situazione non ha avuto sviluppi".