Parla Wesley Sneijder.
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Sneijder sorprende: “Io come Messi e CR7 se avessi voluto. Real Madrid? Guti non mi ha parlato per mesi perché…”
Wesley Sneijder torna a parlare di sé e della sua lunga carriera tra Inter, Real Madrid e Olanda: "Ho vinto tutto quello che si poteva vincere a livello di club"
Un passato da calciatore e un presente da dirigente all'Utrecht, ma anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo, l'ex centrocampista continua a far parlare di sé, per il suo carattere vulcanico e la sua personalità estrosa. Intervenuto ai microfoni di Fox Sport, l'olandese si è infatti divertito a raccontare episodi e aneddoti della sua lunga e intensa carriera: "Devo essere onesto con me stesso. Se mi fossi impegnato al 100% sarei stato ricordato come un giocatore forte tanto quanto Messi e Cristiano Ronaldo. Ne sono sicuro".
"Non è che non potessi farcela - ha continuato a spiegare Sneijder - semplicemente non mi andava. Ho preferito godermi la mia carriera per quello che è stata, sia in campo che fuori. Ho vinto tutto quello che si poteva vincere a livello di club, quindi adesso. non ho alcun rimpianto".
Il 2010 l'anno più bello della sua carriera, prima ha trascinato l'Inter al 'Triplete' e poi si è reso protagonista con la maglia della sua Olanda, sfiorando perfino il sogno Mondiale: "Sono un giocatore da squadra, a cui piace vincere insieme ai compagni. Ancora più bello del Pallone d'oro che non ho vinto quell'anno è stato il trionfo in Champions League. Il premio individuale sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma mi basta che la gente pensi che avrei dovuto vincerlo".
E infine, la sorprendente, tanto inaspettata, rivelazione di Sneijder: "Quando sono diventato titolare nel Real Madrid, Guti non mi ha parlato per tre mesi perché andava in panchina. Poi abbiamo iniziato a giocare insieme e avevamo un'intesa incredibile. Ci trovavamo anche senza guardarci. E' un fenomeno, il più forte con cui abbia mai giocato. Mi ha fatto una grandissima impressione", ha concluso.
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