Una vita da bomber, in perenne simbiosi con il gol. Gonfiare le reti avversarie e trascinare i compagni di squadra, sull'onda di un carisma innato ed una spiccata personalità. Ferdinando Sforzini, attaccante classe 1984 nativo di Tivoli, ha fin qui scritto pagine importanti e significative nel corso di una carriera intensa e ricca di soddisfazioni. Le esperienze in Serie A con le maglie di Bari e Pescara, l'esordio in Champions League con il Cluj, i trentotto gol in Serie B in un triennio brillantissimo a Grosseto. Tre promozioni consecutive dalla D alla C con Avellino, Palermo e Campobasso, l'ex Verona e Modena ha sposato la causa del nenonato club rosanero nell'estate del 2019. In attesa di decidere quale strada intraprendere nel prossimo futuro, il centravanti ha rilasciato un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.


L'INTERVISTA
Sforzini-Mediagol: “Palermo? Volevo restare. Bari a 7 punti? Rosa ok, no drammi”
L'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it dall'ex attaccante di Palermo, Bari e Avellino, Ferdinando Sforzini
"Devo ammettere che staccarsi da questo mondo non è semplice soprattutto per chi lo ha fatto con passione. Gli anni avanzano, ma sono sincero nel dire che se dovessi trovare un progetto che possa ancoraintrigarmi e venire incontro alle mie esigenze lo prenderei seriamente in considerazione. In caso contrario, proverò a orientarmi su altro. Addio al Palermo? Mi sono lasciato molto bene sia con il presidente che con l'intera dirigenza rosanero. Alla fine di quel campionato ci siamo seduti e io ho dato la mia disponibilità a restare per fare anche un pò da chioccia, senza pretendere nulla. Mi rendevo conto di avere già 35/36 anni, ma avevo la convinzione di poter dare qualcosa alla squadra sotto vari punti di vista, nel caso in cui sarebbe servito. Mi ero proposto per avere questo tipo di ruolo, ma la società con sincerità mi ha detto che avrebbero puntato su profili più giovani e quindi ci siamo lasciati in maniera tranquilla e amichevole. Boscaglia esonerato e sostituto dal suo secondo Filippi? Nel calcio di situazioni così ce ne sono, se c'è stato un avvicendamento del genere non c'è da sorprendersi troppo. Non mi sento di dare un giudizio, visto che ho vissuto il tutto dall'esterno. 7 punti di distacco dal dal Bari sono troppi? Ancora è troppo presto, il campionato è lungo e bisogna avere pazienza e fiducia. Un ambiente positivo e propositivo aiuta anche la squadra, la gente deve essere paziente e stare vicino ai rosanero. Non farei drammi, sono convinto delle ottime potenzialità della squadra rosanero in questa stagione".
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