"Cassa integrazione? Avessi parlato 4 mesi fa di questo progetto che riguarda tanti nostri giocatori mi avrebbero dato del matto, stiamo per ottenere l’esenzione dell’iniqua Irap a carico delle società".
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Serie C, il presidente Ghirelli: “Le promozioni dalla D sono inevitabili. Rischio di creare malcontenti? Se qualcuno trova la soluzione…”
"A noi le riforme non spaventano, non amiamo i giochi prettamente numerici. Il percorso da seguire per rinnovare il calcio e renderlo all’altezza della nuova realtà è chiaro"
Inizia così la lunga intervista concessa dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ai microfoni de La Gazzetta di Mantova. Il numero uno della terza serie italiana ha poi proseguito: "Abbiamo attivato progetti con l’Unione europea, interverremo con il fondo salva sport traendo una quota ancora imprecisata dalle scommesse. Le fideiussioni della prossima stagione le dovranno versare i club ma le garantirà la Lega, liberando 23 milioni il cui utilizzo è di estrema urgenza per ridare fiato al nostro calcio".
Ghirelli si è anche soffermato sulle promozioni dalla D alla C: "Prime promosse? È inevitabile, sulla base delle norme federali non sono possibili alternative a meno che non venga decisa la ripresa dei tornei. In materia c’è chi può decidere e lo farà mercoledì 20".
Tra le proposte e le ipotesi al vaglio anche quella di modificare il format della Serie C: "Voglio dire innanzitutto che non abbiamo preclusioni di sorta nel dialogo sulle riforme che avremo con le altre Leghe - ha sottolineato Ghirelli -. Parliamo pure di tutto, senza pregiudizi ma al solo fine di migliorare la nostra realtà con un dialogo serio e costruttivo. Quattro anni fa è stata la Lega Pro a passare da 90 a 60 squadre, peraltro con risultati inferiori a quelli auspicati. A noi le riforme non spaventano, non amiamo i giochi prettamente numerici. Il percorso da seguire per rinnovare il calcio e renderlo all’altezza della nuova realtà è chiaro e non può passare in secondo piano per qualche conticino di bottega".
Ghirelli, infine, si è detto pronto a cercare una soluzione per tutto: "Malcontenti? Ho messo a disposizione il mio incarico se qualcuno troverà una soluzione che accontenti proprio tutti. Però se seguiremo i nostri principi avremo rispettato il mandato che abbiamo avuto. Se ci saranno ancora le seconde squadre? È un aspetto da ripensare, se altri seguiranno l’esempio della Juve Under 23 potremo considerare la loro presenza altrimenti prenderemo le decisioni conseguenti".
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