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Serie C, Ghirelli alza la voce: “Basta minacce! Il campionato partirà, ognuno si assuma proprie responsabilità”

foto professionecalcio.net

Ghirelli non ci sta: "Le minacce non sono più accettabili"

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"Mi vedo costretto a replicare direttamente all’Avv. Calcagno che continua imperterrito ad accusare ed a gettare fango sui Presidenti di Lega Pro".

Parola di Francesco Ghirelli. Dopo l'ultimo sfogo del vicepresidente dell'Assocalciatori, Umberto Calcagno, che ha ribadito  lo stato di agitazione per l'intera categoria dei giocatori tesserati per le società militanti nel campionato di Serie C, riservandosi - in caso di mancata soluzione delle tematiche evidenziate - di indire lo sciopero per la prima giornata di campionato, il presidente della Lega Pro, attraverso una nota ufficiale, ha voluto chiarire la propria posizione, provando a porre la parole 'fine' ad una situazione che rischia di degenerare giorno dopo giorno.

Di seguito, le dichiarazioni di Ghirelli.

"Ricordo all’Avv. Calcagno che quei Presidenti che accusa ed insulta sono gli stessi che pagano ogni mese di tasca propria gli stipendi ai calciatori che lui dovrebbe tutelare. I nostri Presidenti pagano gli stipendi a TUTTI i calciatori e non fanno delle inspiegabili ed offensive distinzioni come più volte l’Avv. Calcagno ha voluto sottolineare. Quella che vuole Calcagno è la vera fabbrica delle illusioni che vuole far gravare sulle spalle dei Presidenti.

Lo sto ripetendo fino allo sfinimento che il nostro sistema è in un momento di difficoltà drammatico, vicino al collasso. Però l’Avv. Calcagno ha una soluzione per risolvere ogni problema ed in particolare la crisi devastante che i nostri Presidenti stanno attraversando: lo sciopero. Non far partire il campionato. Se i nostri Presidenti non spendono anche quest’anno 11 milioni per tenere in tribuna quelli che lui definisce i calciatori VERI, allora il campionato non parte. Non gli interessa nulla dei danni irreversibili sia economici che gestionali che un gesto tanto sconsiderato causerebbe anche a quei calciatori che proprio lui dovrebbe tutelare. 

Il 27 settembre il campionato partirà regolarmente con le nuove regole che i Presidenti democraticamente hanno votato in Assemblea a tutela degli interessi collettivi. Noi stiamo lavorando da mesi per questo e per consentire ai tifosi di farlo allo stadio. I Presidenti stanno dando fondo a tutte le loro risorse per consentire ai calciatori di svolgere il proprio lavoro in sicurezza nonostante un protocollo economicamente insostenibile. Ora BASTA!! Le accuse e le minacce non sono più accettabili. Il campionato partirà ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Sono certo che i calciatori faranno la cosa giusta senza danneggiare l’intero sistema. La crisi è seria, da febbraio non entrano risorse nelle casse dei club, si rischia il crac".

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