Parola a Zdenek Zeman.
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Serie A, Zeman: “La stagione va azzerata e ripresa quando possibile. Insigne? Lui come Totti, solo che…”
Le dichiarazioni rilasciate da Zdenek Zeman: "I campionati sono falsati, secondo me bisogna azzerare la stagione e ripartire magari a settembre"
Con i campionati sospesi causa Covid-19, sono molti gli addetti ai lavori e non, che hanno espresso il proprio punto di vista sull'attuale momento storico e sociale. Fra i tanti, anche il tecnico ex Roma e Pescara, che intervenuto ai microfoni de 'Il Corriere dello Sport', ha detto la sua su molteplici tematiche: dalla possibile ripartenza del campionato all'attuale situazione sociale, lasciando spazio anche a considerazioni più personali.
Il tecnico ceco ha in primis fatto il punto sulle conseguenze che l'esplodere del Coronavirus ha avuto sulla quotidianità e sul vivere comune di ogni cittadino: "Molti sostengono che stiamo vivendo come in un periodo di guerra, ma io non l'ho vissuta dunque non posso fare paragoni. Sembra tutto buio, non si sa quando tutto questo finirà. I giorni passano e sono tutti uguali, aspettiamo con ansia di sapere cosa dovremo fare".
L'attenzione, in secundis, si è ovviamente spostata sulla questione del "come" e "quando" ripartire con i vari campionati, Serie A su tutte: "Per come la penso io, azzererei la stagione per ripartire quando sarà possibile, magari a settembre. I campionati sono falsati, considerando che non si gioca ormai da due mesi. Poi so bene che esistono interessi economici e che dunque se si riprenderà sarà esclusivamente per ragioni finanziarie. L'idea di modificare i calendari non mi piace. Per me si comincia a settembre e si finisce a giugno, come è sempre stato. Stop. So che ognuno tira l'acqua al suo mulino ed è difficile mettere assieme tante teste, dunque mi limito a guardare e a sperare che si torni alla normalità".
Chiosa finale su Lorenzo Insigne, suo pupillo ai tempi del Pescara: "Lorenzo per me è l’ultima bandiera. Il più forte calciatore italiano, uno dei pochi in grado di fare la differenza. Un napoletano che si sente tale e che spero resti nella sua città, come ha fatto Francesco. Solo che Totti, a Roma, non è mai stato contestato".
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