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Serie A, Rizzoli: “Svelo cambiamenti nella direzione post-ripresa. Parola agli arbitri? Inutile in un caso”

Le dichiarazioni rilasciate da Nicola Rizzoli, ex arbitro e attuale designatore, in merito ai cambiamenti nella direzione delle gare dettati dall’emergenza Coronavirus

Mediagol22

Il calcio si prepara a ripartire.

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha confermato la volontà del Governo di riprendere i campionati professionistici di calcio dopo lo stop forzato causato dall’emergenza Coronavirus. Allo stesso tempo, pochi giorni fa, anche il Consiglio federale della FIGC ha decretato che Serie A, B e C riprenderanno. Ad oggi, non si hanno però dettagli in merito a tempo e modalità. Inoltre, complice il protocollo sanitario da rispettare, i cambiamenti nei diversi regolamenti saranno numerosi, per tutte le categorie coinvolte.

Ai microfoni di SportMediaset, l’ex arbitro e designatore Nicola Rizzoli ha dato voce al punto di vista della sua categoria illustrando le variazioni nella direzione delle gare da attuare: “Nella sala VAR ci saranno solo tre figure invece di quattro, così aumenteranno le distanze interpersonali. All’interno della cabina di regia, distanziati da plexiglass e con guanti e mascherine, ci saranno VAR, AVAR e operatore mentre lo spotter, che comunicava con la regia, rimarrà all’esterno. Si potrà dialogare tranquillamente avendo rispetto per il direttore di gara: quindi confronto tra due persone, non uno contro quattro. Il rispetto parte proprio dalla distanza. Possibilità di fare spiegare agli arbitri le decisioni? Se poi le parole vengono travisate, allora questo non favorisce l’apertura delle comunicazioni”.