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Scurto: “Che coppia con Bonucci! Mi soni arreso agli infortuni, vi racconto. Fonseca? Dico la mia”

CAGLIARI, ITALY - MAY 05:  Palermo's U19 coach Giuseppe Scurto looks on during the Primavera 1 match between Cagliari Calcio U19 and US Citta di Palermo U19 at Stadio Renato Raccis on May 5, 20188.  (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Giuseppe Scurto, ex difensore della Roma ed attuale tecnico della primavera del Trapani, ha raccontato la sua carriera tra altri e bassi

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“Mi son dovuto arrendere ad un ginocchio che mi ha tormentato per quasi tutta la mia carriera”

Lo ha detto Giuseppe Scurto. Una carriera atipica la sua, ritiratosi dal calcio giocato a soli 27 anni per intraprendere una nuova avventura da allenatore, partendo dai giovani. Oggi, il classe '84 allena la Primavera del Trapani, indimenticabili però gli anni vissuti in quel Palermo.

Con il club rosanero, Scurto è riuscito infatti ad ottenere grandi risultati, nonostante le scarse risorse finanziare messe a disposizione: “Il Trofeo Maestrelli come miglior allenatore italiano per il settore giovanile mi ha riempito d’orgoglio. Per 6 anni a Palermo siamo stati al livello delle big italiane con risorse a disposizione nettamente inferiori e abbiamo portato tantissimi ragazzi tra i professionisti. Trapani? E’ stato un anno meraviglioso perché nessuno si aspettava potessimo fare un campionato del genere”, ha affermato il giovane tecnico nativo di Alcamo ai microfoni di EuropaCalcio.it

L’OPERATO DI FONSECA - “Credo stia facendo un buon lavoro. In Italia però non è semplice perché ci sono tanti bravi allenatori che sanno preparare molto bene le partite. Ormai tutti ti studiano e tutti mettono in campo una grande intensità per cui non è semplice sorprendere gli avversari a livello tattico o a livello di gioco. Spesso poi nell’equilibrio è la qualità del singolo che può fare la differenza.”

L’ESPERIENZA AL FIANCO DI BONUCCI - “Che coppia che formavamo a Treviso, per Leonardo era la sua prima esperienza in una prima squadra e sicuramente faceva già intravedere delle qualità importanti. Io purtroppo mi sono poi dovuto arrendere ad un ginocchio che mi ha tormentato per quasi tutta la mia carriera.”

QUARANTENA - “La cosa positiva è che mi sto godendo la famiglia 24 ore su 24. Poi sto riguardando diverse partite e sto seguendo molti aggiornamenti online. Da un certo punto di vista per noi allenatori può essere un occasione per fermarsi un attimo a riflettere sul proprio lavoro e per cercare di migliorare”.