"Dare il benvenuto al Palermo, stendergli quasi il tappeto rosso, costruire per l’arrivo dei rosanero un evento mi sembra un’espressione di sudditanza che non ha nessun fondamento".
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Savoia, il dg Rais avverte il Palermo: “Nessun tappeto rosso, è una squadra di Serie D. Non riusciranno a zittirci, devono dirci grazie…”
"A Palermo credevano forse che tutti dovevano tacere e stare zitti per quanto accaduto in questo campionato? Noi abbiamo il diritto di parlare, vogliono zittirci ma hanno sbagliato piazza"
Il direttore generale del Savoia, Giovanni Rais, è una furia. Il dirigente della società campana intervistato da "Solosavoia" ha parlato a 360 gradi della rivalità sportiva col Palermo, squadra capolista del Girone I di Serie D: "Signori, non dimentichiamo che stiamo affrontando il Palermo di Serie D, non il Palermo della A di Dybala, Cavani, Pastore, Amauri e dei campioni che hanno indossato negli anni la casacca rosanero”.
Rais si è poi soffermato del dibattito mediatico che da qualche settimana è in atto tra la Campania e la Sicilia: “Possono dimenticarsi che a Torre Annunziata riceveranno l’osannazione di turno, noi rispetteremo il Palermo e lo ospiteremo come facciamo con tutte le squadre dall’ultima che affronteremo tra qualche domenica al Giugliano, terza forza del campionato - ha spiegato il direttore generale dei bianchi -. A Torre non abbassiamo la testa, la teniamo alta con fierezza, che questo sia chiaro a tutti".
"A Palermo credevano forse che tutti dovevano tacere e stare zitti per quanto accaduto in questo campionato? Noi abbiamo il diritto di parlare, vogliono zittirci ma hanno sbagliato piazza e che ci ringrazino perché solo la nostra presenza ha dato lustro ad un torneo che altrimenti avrebbe rischiato di passare nell’anonimato, nella celebrazione di una squadra. Questo non lo abbiamo permesso e non lo permetteremo fin quando la matematica ce lo consentirà - ha concluso Rais -. A Palermo se lo mettano bene in testa”.
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